P. Italo Padovan: “Ritorno in Madagascar con una presenza nuova”
La domanda degli amici del Gruppo Missionario “P. Sergio Sorgon”, che lo hanno incontrato per salutarlo, sorge piuttosto spontanea: “Perché questo ritorno nell’Isola Rossa? Mal d’Africa?..”
Per rispondere, il missionario, va alle motivazioni che l’hanno fatto ritornare in Italia, nel 2003, dopo 26 anni in Madagascar:
“Dopo molti anni di attività pastorale lì, capii che era il momento di staccare, per lasciar fare ai giovani che avevamo fatto crescere; era meglio che mi ritirassi per lasciar spazio a loro, lasciar loro la responsabilità, come fanno i genitori con i figli.
Presi allora il motto che fu di Gesù: “È meglio per voi che io me ne vada”. Gesù non li ha abbandonati, ma ha iniziato una presenza nuova, secondo lo Spirito, presente in tutto e per tutti…
Ora ritorno in Madagascar per una presenza nuova, quindi non per fare quello che facevo prima, sino ad 11 anni fa, né per andare dove già sono stato, perché sarebbe un tornare indietro.“
P. Italo ha chiesto al Vescovo (che fu suo alunno) di svolgere un’attività di sostegno a chi sta già lavorando, con la formazione dei catechisti, delle maestre e delle religiose.
P. Italo ha comunicato al Gruppo Missionario che al suo arrivo nella capitale malgascia, previsto per il 16 ottobre prossimo, parlerà al Consiglio dei Carmelitani per come procedere per la causa di canonizzazione (seguendo la via del riconoscimento delle “virtù eroiche”) di p. Sergio Sorgon, il missionario sandonatese di cui il 7 gennaio 2015 ricorre il 30° anniversario dal martirio.
Mons. Fabien, nella sua recente visita in Vaticano, ha pregato assieme a Papa Francesco sulla reliquia di Santa Teresina del Bambin Gesù (patrona delle missioni) per questa intenzione.
Marco Franzoi