Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale di Lunedì 15 dicembre 2008
O.D.G.
– preghiera;
1. informazioni:
a) la partecipazione dei bambini alla liturgia domenicale;
b) attività del coro parrocchiale;
c) messa dei popoli (4 gennaio);
d) Settimana per l’Unità dei Cristiani.
2. confronto: in questa situazione di crisi occupazionale/economica, come aiutare le persone a guardare la realtà senza farsi condizionare da allarmismi ed entrare in una dimensione di sobrietà tenendo collegato il Vangelo alla vita che cambia?
3. Varie ed eventuali.
Momento di preghiera preparato da Franca Roma Radaelli.
1.
a) Francesca Panizzo Boem illustra l’esperienza rivolta ai bambini e ragazzi iscritti al catechismo a riguardo la partecipazione alla liturgia domenicale. La proposta che viene fatta è di essere presenti alla messa delle 11.30 invitandoli a sedere nei primi banchi assieme alle catechiste e di partecipare ai momenti dell’offertorio, alla preghiera dei fedeli, a volte a salire sull’altare per la recita del Padre Nostro. I catechisti hanno formato un coordinamento che prepara un calendario in modo da rendere presenti a turno tutte le classi. Inoltre quest’anno si è proposto ai ragazzi di terza media di continuare l’esperienza di catechesi dopo la cresima, un terzo dei ragazzi ha accettato di proseguire il cammino attraverso 5 incontri in avvento e in quaresima e un campo a Valle di Cadore. In questi incontri, con un tempo di preghiera e raccoglimento, sono affrontati tematiche su loro proposta viste alla luce del vangelo. La proposta viene seguita con molta attenzione da parte dei ragazzi.
Si discute: Interviene Facci P. informando il consiglio che uno dei temi proposti dal Vescovo è proprio l’evangelizzazione nella catechesi e che è opportuno tener conto nelle attività parrocchiali delle indicazioni diocesane. Inoltre la comunità dovrebbe interrogarsi sul perché i ragazzi non vengano a messa. Altra informazione riguarda la pubblicazione di una ricerca nazionale circa la conoscenza culturale dei concetti religiosi, seguita per il Veneto dal dott. Castagnaro, dove emerge che la cultura religiosa dei nostri ragazzi è molto scarsa. Si chiede di poter invitare questo ricercatore per conoscere meglio la ricerca.
Bincoletto, a riguardo la presenza alla liturgia domenicale dei ragazzi scout, comunica che nell’attività di gruppo non è prevista la partecipazione come gruppo, lasciandola alla famiglia tuttavia potrebbero prevedere, quando in duomo saranno presenti i gruppi di catechesi, anche il branco vi partecipi come gruppo.
b) Francesco Facci presenta le attività del secondo coro parrocchiale. L’esperienza nasce nel 2002. Ora c’è un gruppo costante e compatto. L’obiettivo che il coro si è dato è quello di favorire la partecipazione dei ragazzi alla liturgia, per questo serve un coordinamento tra il coro e il catechismo. Uno dei problemi del coro è la sua collocazione nella chiesa, nonché la necessità di predisporre il materiale occorrente per l’amplificazione. Il consiglio apprezza questa presenza che rende ancor più bella la messa.
c) Don Gino informa circa la messa dei popoli. Si discute circa la data più opportuna se il 4 gennaio o l’11 gennaio. Si decide che l’11 gennaio potrebbe favorire la presenza di tutte le comunità invitate giacchè a ridosso della data precedente tali comunità sono invitate a Treviso dal Vescovo per la messa in cattedrale. Le comunità cattoliche che saranno contattate da d.Gino saranno: Rumena, Ucraina, Nigeriana. Verrà loro chiesto di partecipare e di preparare una preghiera dei fedeli nella loro lingua e tradotta.
d) In merito alla Settimana per l’Unità dei Cristiani si propone una liturgia conclusiva il sabato sera 24 gennaio invitando un sacerdote ortodosso.
2. Si passa ad affrontare l’ultimo punto dell’Ordine del giorno. Viene data la parola a Loiola che rappresenta un osservatorio particolare della realtà sandonatese in quanto membro della San Vincenzo locale. Loiola presenta un prospetto riassuntivo delle famiglie (in allegato), suddivise per nazionalità, assistite dal Centro Ozanam dal 2004 al 30 novembre 2008. Dal prospetto risulta che le famiglie assistite negli ultimi 5 anni sono state 1322 di cui 537 di nazionalità italiana. Loiola informa che negli ultimi giorni di novembre vi è stato un trend in aumento insolito, che è proseguito in questi primi giorni di dicembre. L’assistenza che il centro fornisce consiste in una sostanziosa spesa viveri mensile del valore di circa 85 euro oltre al pagamento di bollette varie, fornitura di indumenti, prodotti per l’infanzia, materiale scolastico, fornitura di elettrodomestici essenziali, medicinali, concessione di somme di denaro (solo in casi particolari e attentamente valutati) trasporto gratuito di persone ammalate o non deambulanti.
Gli aiuti forniti nei primi 11 mesi del 2008 sono stati: sostegni economici in denaro per Euro 3650,00; per pagamento bollette varie: affitto, riscaldamento, enel, tasse comunali: euro 5400,00; distribuzione viveri, prodotti per l’igiene e per l’infanzia per complessivi 6.8 tonnellate, per un valore di 98700,00 euro in parte fornite dal Banco alimentare e, acquistate dal commercio per euro 35000,00; acquisto elettrodomestici per 1500,00 euro (frigoriferi, lavatrici e cucine a gas); acquisto legna e combustibili da riscaldamento, indumenti, medicinali, materiale scolastico, aiuti al terzo mondo, trasporto gratuito ammalati con il pulmino dell’associazione attrezzato per il trasporto in carrozzella (in questi 11 mesi ne hanno usufruito 25 persone). Loiola sottolinea come nonostante la crisi economica le persone siano state più generose,
infatti la tradizionale racconta delle offerte in cimitero è stata superiore allo scorso anno di oltre 800,00 euro come superiore è stata la raccolta viveri del Banco Alimentare. Si evidenzia come oggi molti sono poveri ma nonostante le difficoltà prevale il senso di gratuità nella consapevolezza che c’è qualcuno che è più povero di loro, per molti la crisi ha spinto ad essere più generosi.
È presente alla riunione il sig. De Vecchi Lorenzo, sindacalista, presenterà la situazione occupazionale nel territorio sandonatese, come risulta dal sindacato.
De Vecchi distingue tra la situazione finanziaria mondiale e l’economia reale. Nel sandonatese il 30-40% è occupato nel settore dell’industria, la maggioranza invece nei servizi, nel terziario. Il sindacato è a conoscenza della situazione occupazionale delle grandi industrie dove è presente anche con degli associati, meno conosce della situazione delle piccole industrie e di quelle che lavorano per le grandi industrie (subfornitura), e sono queste ultime ad essere in crisi. Sono piccole industrie dove il sindacato non è presente, anche per questo è difficile avere dati numerici sull’occupazione. Per fronteggiare il difficile momento di crisi le aziende più significative hanno scelto di utilizzare la forma delle ferie e dei permessi. L’economia manifatturiera, basata su ordini inferiori ai 30 giorni, non è in grado di pensare a cosa succederà tra un mese, tra due mesi, questa insicurezza frena le assunzioni. Le aziende che reggono sono quelle che vendono all’estero per conto proprio.
Il tasso ufficiale di disoccupazione è sotto il 4%. Le assunzioni da gennaio ad agosto sono le stesse del 2007 e sono superiori a quelle di due anni fa. Le iscrizioni al collocamento nel periodo gennaio-novembre hanno superato del 50% il dato dell’anno precedente. La cassa integrazione è in straordinario aumento.
Il primo taglio che c’è stato è nella riduzione dello straordinario, che è un taglio di reddito: di solito 1 ora al giorno più il sabato mattina che corrisponde a circa 500,00 euro al mese. Quindi il primo ridimensionamento è sul reddito.
Dei disoccupati, solo il 4% passa attraverso il collocamento, il 20% passa attraverso il canale del lavoro interinale, il resto cerca una occupazione attraverso il passaparola o la ricerca personale, magari girando di azienda in azienda.
Ci sono soggetti più in difficoltà di altri:
– i giovani: situazione di precarietà e lavori a tempo determinato (un conto è parlare di flessibilità, un conto di precarietà);
– le donne: sono le prime ad essere espulse dal processo produttivo;
– over 45: chi per vent’anni ha lavorato in un settore specialistico che ad un certo punto non serve più, si trova fuori, c’è quindi un problema educativo: nel corso della vita la professionalità può cambiare, importante è imparare ad imparare;
– immigrati: sono il 10% della popolazione a San Donà. Sono tanti i minori che vanno a scuola, ma tantissimi lavorano, se non lavorassero si sposterebbero per avere un reddito. L’attuale legge Bossi-Fini prevede che se l’immigrato perde il lavoro, può perdere la possibilità di restare in Italia, e questo è un dramma per molte famiglie.
Emerge una grande contraddizione tra un mercato che ha bisogno di consumi e drammi per chi non riesce ad adeguarsi. Forse è il tempo di ragionare sul consumismo, sul nostro sistema economico, sul reddito mal distribuito.
Una priorità è il reddito delle famiglie: molti non sono capaci di ragionare sul sé, sui propri limiti, non si rendono conto del proprio livello di benessere voluttuario. Le persone monoreddito, quelle con più figli o con situazioni di familiari non autosufficienti, sono in difficoltà.
In questa situazione critica c’è necessità che anche gli imprenditori, le imprese, sappiano restituire alla società parte di quanto hanno guadagnato per tornate a parlare di bene comune, qualcosa di cui non si parla più.
Si discute: viene chiesto se nella nostra zona il turismo è ancora un ammortizzatore; De Vecchi risponde che la maggioranza dei turisti arriva dall’estero e le presenze sono in calo del 20%: i lavoratori assunti sono stati licenziati prima degli anni scorsi. Interviene Loyola evidenziando che nei primi 4 giorni di dicembre, per la prima volta hanno chiesto aiuto alla San Vincenzo 4 famiglie in cassa integrazione e sono aumentate la persone di passaggio che chiedono un sostegno.
Don Gino informa che in canonica chiedono aiuto negli ultimi mesi soprattutto gli stranieri.
Bincoletto ringrazia De Vecchi per l’intervento e sottolinea il problema dell’aumento indiscriminato del costo dei beni di primo consumo e nel settore agricolo si sta cercando di contenere i prezzi promuovendo iniziative come il Km.0, per aiutare le aziende agricole a vendere direttamente i prodotti che producono.
Bianco invita il sindacato a portare queste le informazioni al pubblico, di presentare i problemi dell’occupazione e delle aziende perché non è possibile non progettare al di là dei 3 mesi, è importante parlare di più e informare tutti dei problemi che ci sono.
Roma: è importante che il sindacato informi ma un problema è che ultimamente pochi sono iscritti al sindacato, appartenere ad un sindacato costa ma ha un significato, se gli iscritti fossero di più il sindacato avrebbe più voce e potrebbe intervenire meglio.
Milani: mi sembra che tutti gli ammortizzatori messi in campo proteggono chi ha già delle certezze. È molto preoccupante che chi deve costruire il futuro come le giovani famiglie, non abbiano certezze.
Facci F.: da un lato il governo fa un appello al consumo, dall’altro si fa notare che non ci sono più risorse… sembrano contraddizioni.
don Gino: c’è chi dice “bisogna consumare” noi dobbiamo invece aiutare ad entrare in una dimensione di sobrietà.
Cereser: questo incontro è il tentativo di una comunità di leggere i segni dei tempi. Ad ogni scelta ci sono delle conseguenze. Va bene Km 0, ma c’è molta gente che lavora nella distribuzione…. forse abbiamo dato sfogo ai consumi senza riflettere sul modello di vita che vogliamo.
don Gino: mi pare necessario fare qualche passo indietro in ordine al consumo di tutto ciò che abbiamo. Ci sono molte cose che rappresentano un benessere voluttuario. Aiutiamo la riflessione per una autocritica.
Rizzo: forse questa crisi è venuta ad oc. Può diventare uno stimolo alla solidarietà.
De Biasio: apprezzo il sindacato che sta svolgendo una attività di cuscinetto tra i lavoratori e le aziende e un’azione di richiamo ad una maggiore responsabilità di tutte e due le parti.
Facci P.: La Chiesa oggi è irrilevante, dovrebbe riscoprire il territorio, agire di più, essere più visibile.
don Gino: ma noi, organizzati in comunità cristiana, siamo una forza che promuove dei valori?
Trasmettiamo come comunità la convenienza di un uso parco delle cose?
Facci P.: io vedo a scuola ragazzi di famiglie cristiane che spendono e spandono come tutti gli altri.
Cereser: anche l’aumento della solidarietà non è risolvere un problema, non va ad incidere sulla scelta dei consumi personale.
Vista la tarda ora si conclude l’incontro con lo scambio di auguri per il prossime feste natalizie rimandando ulteriore confronto alla prossima riunione che sarà il 12 gennaio 2009.
L’assemblea si scioglie alle 23.30 con una preghiera.
Risultano assenti: Ombretta Blengini, Laura Cocco, Marco Franzoi, Monica Lucchetta, don Alberto Maschio, suor Reginalda Primola, Daniel Saboanu, Francesca Toffoletto, Luigi Trevisiol.
La segreteria
Link al materiale di documentazione utilizzato: Per una comunità cristiana credibile, partendo dalla scelta della sobrietà di vita