21 Aprile 2025

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Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

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Pastorale

Verbale del Consiglio pastorale parrocchiale di lunedì 12.11.2012

L’assemblea si riunisce alle ore 20.45 a Casa Saretta.

O.D.G.
• Preghiera;
• Contributi di esperti circa la situazione sociale sandonatese;

• Varie ed eventuali.

–  Momento di preghiera preparato e condotto da Luca Morosin.

1. Don Gino introduce gli interventi degli esperti invitati per fare una quadro sulla situazione sociale del Sandonatese, ricordando che lo scopo dell’incontro è di raccogliere dati su lavoro, reddito, casa, disagi vari presenti al fine di sostenere una riflessione e poter fornire da cristiani fiducia e speranza come augurio in vista del Natale.

Lorenzo De Vecchi (segretario CISL di Venezia). Il tasso di disoccupazione è raddoppiato negli ultimi quattro anni: ufficiale è del 7%, ma secondo altre fonti è dell’11%; duemila persone sono iscritte nelle liste di collocamento del Comune di San Donà, ma probabilmente vanno aggiunte altre mille unità circa. I dati di San Donà sono simili a quelli del territorio e della Provincia. In particolare si è avuto un calo del 50% degli addetti nel settore dell’edilizia. Il paradosso è comunque che in generale il numero degli occupati nel complesso non è diminuito (una causa è il blocco dei pensionamenti, che trattiene le persone al lavoro).
C’è stato un calo del reddito disponibile (20-30% delle disponibilità in meno con la cassa integrazione), a fronte di spese che non diminuiscono. Pertanto molti sono immersi pesantemente nella crisi economica; chi invece non è colpito direttamente (ha il lavoro) continua a vivere una vita normale. Pertanto c’è una forte differenziazione di situazioni e manca il senso di consapevolezza della crisi che possa poi far scaturire iniziative, per es. contro l’evasione fiscale e il rispetto delle regole. Questo cambiamento di cultura nel nostro Paese è comunque ancora lontano. Alcuni settori economici comunque tengono sul mercato (per es. le grandi aziende, anche di San Donà, che lavorano con l’estero). Quelle maggiormente in difficoltà sono gli artigiani, le piccole imprese e i loro dipendenti, le cui realtà non fanno notizia: a San Donà vi sono 4.500 unità produttive e 15.000 occupati. Le piccole aziende (che spesso sono l’indotto per le grandi) licenziano senza ammortizzatori sociali per i propri dipendenti i quali, se hanno più di 45-50 anni, trovano difficilmente reinserimento nel lavoro; a questi si aggiungono le donne, una parte di immigrati e i giovani.

Assistenti sociali
(una Dirigente e la Responsabile dei Servizi Sociali del Comune). I Servizi Sociali erogano un minimo vitale (100-500 euro al mese) a 150 famiglie, per lo più per l’affitto, poi per sanità, scuola, utenze domestiche, morosità dell’ATER. Per alcuni utenti c’è anche un’integrazione del minimo vitale. Per trenta anziani c’è un servizio a domicilio per i pasti, pulizie, assistenza; ciò avviene tramite sette dipendenti comunali più tre di cooperativa. Rispetto al 2011 si registra un 20% in più di utenti che richiedono aiuto. Il servizio a famiglie disagiate e bisognose non avviene solo come puro assistenzialismo, ma anche lavorando in rete con associazioni (San Vincenzo e Caritas; Casa Saretta per i minori e mamme in difficoltà) e strutture per l’inserimento lavorativo. Infatti si vuole ampliare il servizio oltre l’erogazione di un contributo economico, cercando di offrire dignità e di aiutare le persone all’autonomia. Gli utenti sono per un 20% in cassa integrazione per un 10% disoccupati e il resto senza lavoro. Sono stati attivati dei progetti anche con la Regione (per es. lavori di pubblica utilità, pur a tempo determinato, con cooperative). Da un anno e mezzo vengono seguiti (alloggio, conoscenza nostra cultura, lavoro) 13 profughi del Nord Africa, i cui alloggi sono stati sistemati dall’associazione di volontariato DIM.MI. Onlus. Purtroppo il 31 dicembre di quest’anno scade la convenzione con la prefettura e dovranno lasciare l’alloggio. Sino ad ottobre di quest’anno, solo per il minimo vitale il Comune ha speso 387.000 euro (ma si arriverà sui 500.000 euro a fine anno). Metà del bilancio del Comune di San Donà è destinato al sociale.
Antonio Sforzin (Presidente Comitato Veneto Orientale per l’Immigrazione). C’è da lavorare molto per sensibilizzare le persone, le nostre parrocchie, per modificare i nostri stili di vita e su tale strada ci si sta muovendo da anni. Il 23 novembre prossimo ci sarà appunto una tavola rotonda su cui ci si interrogherà sulla crisi, povertà e disagio sociale. Si vuole sensibilizzare ad una maggiore responsabilità per il bene comune. Le preoccupazioni su cui si vuole sensibilizzare la popolazione e comunità sono di assicurare condizioni dignitose per persone bisognose di un tetto, di un lavoro. Si punta a microprogetti di lavoro (tramite i voucher) o all’inserimento in corsi professionali per le qualifiche specifiche richieste. Per es., per i corsi di italiano per adulti ci si basa solo sul volontariato, perché non ci sono fondi pubblici. Un altro progetto è quello di una mensa pubblica, di cui molti necessiterebbero, così come di un dormitorio.
Francesco Brichese (funzionario regionale e membro CPP). La crisi produttiva e la pesante contrazione del prodotto interno lordo (PIL) dell’ultimo anno hanno trovato un immediato riflesso sul mercato del lavoro, ma non tanto in termini di caduta occupazionale, quanto invece in termini di un maggior ricorso alla cassa integrazione guadagni. L’aumentato ricorso agli ammortizzatori sociali ha determinato tuttavia una diminuzione delle ore lavorate. Nel Veneto l’occupazione tra il 2004 e il 2011 è aumentata del 6,7% (3,5% nella provincia di Venezia). Per il Sandonatese si hanno dati relativi al solo quinquennio 2005-09: gli occupati sono aumentati del 9% sino al 2008, per poi scendere del 4,9% nel 2009 (che corrisponde in un anno ad una perdita di occupati di 2000 unità). Tra il 2005 e il 2011 in Veneto i disoccupati sono passati da 91 mila unità a 112 mila, portando il tasso di disoccupazione regionale dal 4,2 al 5% (in provincia di Venezia è del 5,4% e del 6,4% a S. Donà di Piave nel 2010). A titolo di confronto si consideri che attualmente il dato a livello nazionale supera il 10%. Dal 2006 al 2010 si è avuto un incremento notevole di immigrati nel Veneto; nel Sandonatese si è passati da 8000 a 12000 persone (attualmente è il 10.4% della popolazione, maggiore del dato medio regionale). Gli utenti della Caritas sono il 71% stranieri. Il numero delle imprese industriali e commerciali in Veneto non ha subito grandi variazioni, così come nel Sandonatese. In agricoltura si è avuto invece un gran ridimensionamento del numero (rispettivamente meno 30% e 28% in Veneto e nel Sandonatese). Si registra poi negli ultimi cinque anni una riduzione del 2-3% del reddito delle famiglie. La ricchezza delle famiglie è rappresentata per il 55% dalla casa. Nella provincia di Venezia è aumentato il numero di abitazioni di tipo “civile” ed “economico”, mentre per quelle di tipo “popolare” e “ultrapopolare” si è registrato un decremento. I consumi delle famiglie si sono ridotti di ca. 6.5%, ritornando così ai livelli del 2005.

Seguono quindi alcune reazioni ad integrazione di quanto relazionato. In particolare, don Alberto riferisce che sono aumentate le persone che chiedono soldi: passano in Oratorio mediamente 4-5 persone al giorno con tale richiesta. Di questi alcuni lo fanno “per mestiere”, mentre altri per reale necessità. Si ha un aumento di richieste di lavoro e casa e molti immigrati tutt’oggi pensano che basta rivolgersi ad un prete per avere risposta alle proprie necessità. In realtà, chi ha più bisogno fa più fatica a chiedere aiuto. Lo si nota per es. nelle difficoltà per le iscrizioni alle varie attività ludiche e formative (campi-scuola, “Dopo la campanella” ecc.). Nota comunque che molti poveri magari rinunciano a molte cose, ma non magari al cellulare. Inoltre, non è semplice organizzare corsi di formazione finanziati ed avere aderenti, che magari poi le aziende non richiedono. Ultimamente al CFP si sono avviati dei colloqui con cassaintegrati in rapporto con la regione. Fondamentale in questo servizio di aiuto è lavorare in rete con le varie associazioni (Centro di Ascolto, Caritas, San Vincenzo ecc.).

Bianca P. riferisce che ci sono anche persone che imbrogliano e approfittano nel chiedere: per questo esiste una rete di informazione e di controllo con i Servizi Sociali e l’Oratorio.

Don Gino chiude questa prima parte del CPP chiedendo a tutti come guardare ora a questi dati da cristiani, per dare speranza ai giovani, alle famiglie, ai lavoratori. Si deve fare uno sforzo per pensare ad un cammino proponibile (vedi anche il lavoro svolto qualche anno fa dal CPP sugli stili di vita).

2. Varie ed eventuali.
– Gli incontri serali della Finestra biblica del 24-25-29-30 ottobre tenuti dalla prof.ssa Roberta Ronchiato sul Vangelo di Luca hanno riscosso gradimento.
– A corredo della mostra sul Concilio presente in Duomo, sarà a breve prodotto un fascicolo di approfondimento da distribuire in chiesa.
– L’equipe sulle Collaborazioni Pastorali si è sinora riunita due volte, con incoraggiamento dai vari CPP.
– Viene ricordata la data del 23 novembre prossimo in cui si terrà la tavola rotonda promossa dalla Caritas Vicariale e dalle associazioni di volontariato del territorio dal titolo: “Crisi, povertà e disagio sociale, le Comunità del Basso Piave si interrogano”.
– Viene ricordato l’avvio in Avvento della 26^ edizione del concorso “Il nostro Presepio” organizzato dall’Oratorio.
– Le offerte in Avvento raccolte in Oratorio saranno destinate ai missionari e ad opere assistenziali parrocchiali (Centro di Ascolto, San Vincenzo).
– A fronte di un calo delle offerte raccolte in chiesa, si registra invece un’immutata entità per quelle raccolte per i poveri. Nei due giorni di inizio novembre la San Vincenzo ha raccolto alle porte del Cimitero 4400 euro (6-7000 euro vengono mediamente raccolti a Natale e Pasqua).
– Il Cinema dell’Oratorio attualmente riesce a proporre con successo rassegne di film d’autore, mentre la grande distribuzione non fornisce più i film per ragazzi.
– Viene ricordato che don Eros Mario Pellizzari è l’apprezzato nuovo cappellano dell’Ospedale.
– Domenica scorsa è stata benedetta la nuova sede della chiesa ortodossa romena in Via Zanin a San Donà.

– La data del prossimo CPP del 2012 è il 10 dicembre.

Non rimanendo niente altro da discutere, l’incontro si conclude alle 22.55 con una preghiera di madre Teresa.

Risultano assenti: Paolo Facci, Franco Filiputti.
La segreteria

 

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