Festa dei Salesiani Cooperatori del Triveneto a San Donà
All’Oratorio Don Bosco domenica 6 aprile 2014 si è tenuta la Festa dei Salesiani Cooperatori della “Provincia Veneta“, che raggruppa i diversi centri (gruppi) del Triveneto.
Radunatisi da diversi luoghi di Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia e Veneto, sono convenuti a San Donà di Piave circa 140 Salesiani Cooperatori per la loro giornata annuale di riflessione, confronto e… ovviamente festa! Mentre gli adulti erano radunati per i momenti di scambio, alcune mamme intrattenevano i bambini presenti con giochi ed attività in allegria.
Don Enrico Peretti, delegato provinciale salesiano, già direttore del nostro Oratorio (1998-2004) ed ora direttore dell’Istituto Salesiano San Marco di Mestre, ha condotto la riflessione del mattino. Ha introdotto l’intervento ricordando che don Bosco è il Santo della Pasqua: è infatti l’unico canonizzato il giorno di Pasqua (il 1° aprile ricorrevano gli 80 anni dell’avvenimento) e ha ufficialmente posto la sede dell’Oratorio nella Cappella Pinardi a Torino il giorno di Pasqua del 1846.
Il tema di riflessione aveva il titolo: “Rallegratevi nel Signore! La gioia del Vangelo nella Spiritualità Salesiana”. Partendo dalla Lettera “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco, don Enrico ha evidenziato i tratti essenziali della Pedagogia di Don Bosco alla Santità: la Spiritualità della Gioia.
“Una chiesa che si lascia abbracciare, un cristiano che si fa voler bene: a questo bisogna puntare. Non è importante solo abbracciare: dobbiamo imparare a farci volere bene, farci amare dal mondo, lasciarci raggiungere dal bene che sono i fratelli. Tutti”…
L’eucarestia e il pranzo conviviale hanno concluso la mattinata. Nel pomeriggio c’è stato poi spazio per un’altra ora mezza in cui i membri del nuovo Consiglio Provinciale hanno fatto il punto sull’Associazione, sulle nuove prospettive ed iniziative.
I Cooperatori di San Donà hanno quindi illustrato i loro diversi ambiti di impegno, ma soprattutto hanno presentato la figura di Attilio Giordani (1913-72), il Cooperatore milanese che Papa Francesco ha proclamato “Venerabile” lo scorso ottobre 2013.
Il centro di San Donà ha infatti predisposto una mostra che illustra la figura di questo “marito e padre esemplare, animatore dell’Oratorio e catechista, missionario ed evangelizzatore, figura attualissima di Salesiano Cooperatore”. La mostra ha girato un po’ per il Veneto ed ora verrà portata a Milano, proprio all’Oratorio Sant’Agostino dove ha operato Giordani.
I Salesiani Cooperatori a San Donà
I Cooperatori (che si sono chiamati “Cooperatori Salesiani” sino all’introduzione del nuovo termine ad experimentum nel 2007 di “Salesiani Cooperatori”, definitivamente confermato nel 2013) sono per lo più laici (ma vi sono e vi possono far parte anche consacrati) che si ispirano al Carisma di Don Bosco e cercano di incarnarlo negli ambiti di vita in cui vivono: in famiglia, al lavoro, nelle diverse attività, nella preghiera…
Costituiscono il “terzo ramo” della Famiglia Salesiana, fondato da San Giovanni Bosco nel 1876 che diceva: “L’opera dei Cooperatori.si dilaterà in tutti i paesi, si diffonderà in tutta la cristianità. La mano di Dio la sostiene! I Cooperatori saranno quelli che promuoveranno lo spirito cattolico. Sarà una mia utopia, ma pure io la tengo!”
Ebbene, i Cooperatori sono presenti a San Donà ancor prima della venuta dei Salesiani consacrati (1928), nonché della posa della prima pietra dell’Oratorio (1927)!
Infatti già dal dicembre 1926 risultava operante un gruppo di Cooperatori Salesiani sotto la guida di mons. Saretta.
Un illustre Cooperatore Salesiano fu il dott. Pietro Perin, come ricordato dalla lapide nel cimitero di San Donà.
L’Associazione Salesiani Cooperatori (ASC)
L’Associazione dei Cooperatori è uno dei Gruppi della Famiglia salesiana. Apporta alla Famiglia salesiana i valori specifici della sua condizione secolare, nel rispetto dell’identità e autonomia proprie di ogni Gruppo. Vive in particolare rapporto di comunione con la Società Salesiana, che per volontà del Fondatore, ha nella Famiglia uno specifico ruolo di responsabilità.
I Salesiani Cooperatori intendono vivere il Vangelo alla scuola di San Giovanni Bosco. Sono nati dall’invito che, fin dalle prime origini, egli fece a laici, uomini e donne, e a membri del clero diocesano, di “cooperare” alla sua missione di salvezza dei giovani, soprattutto di quelli poveri e abbandonati.
Secondo il pensiero di Don Bosco il Cooperatore realizza il suo apostolato, in primo luogo negli impegni quotidiani. Per questo tende ad attuare, nelle ordinarie condizioni di vita l’ideale evangelico dell’amore a Dio e al prossimo. Lo fa animato dallo spirito salesiano e portando ovunque un’attenzione privilegiata alla gioventù bisognosa.
Ambiti di impegno del Cooperatore sono principalmente la famiglia, l’ambiente di vita e di lavoro, la realtà sociale.
In particolare l’attività del Cooperatore si svolge nelle diverse strutture in cui la condizione secolare offre maggiori possibilità di inserimento:
• in quelle civili, culturali, socio-economiche e politiche, in particolare quando incidono fortemente sull’educazione della gioventù e sulla vita delle famiglie;
• in quelle ecclesiali, offrendo responsabilmente la collaborazione “ai vescovi e ai parroci” specialmente nelle comunità parrocchiali;
• in quelle animate dai Salesiani di Don Bosco, dalle Figlie di Maria Ausiliatrice od a altri Gruppi della Famiglia salesiana, specialmente negli Oratori, nei Centri Giovanili e nella Scuola.
Nel 2013 è stato approvato il rinnovato testo del Progetto di Vita Apostolico, in cui si delinea l’identità e l’ambito di apostolato dei Cooperatori, nonché la struttura organizzativa dell’Associazione.
A cura di M.F.