Il 15 maggio del 1927 si teneva la cerimonia della posa della prima pietra dell’Oratorio Don Bosco di San Donà di Piave. Ripercorriamo i tratti essenziali delle vicende che portarono alla chiamata dei Salesiani a San Donà e quindi alla costruzione dell’edificio che per tutti i Sandonatesi è l’”Oratorio”.
La storia dell’Opera salesiana di San Donà di Piave, l’Oratorio Don Bosco appunto, non può non iniziare richiamando il nome di mons. Luigi Saretta, l’arciprete che guidò il popolo sandonatese per 46 anni (1915-1961), attraverso due guerre mondiali.
La festa di San Giovanni Bosco cade di domenica in questo 2016. La Santa Messa in Duomo presieduta dal vescovo emerito di Gorizia, mons. Dino De Antoni, il corteo dal Duomo all’Oratorio con la Banda Don Bosco, i giochi e la recita dei ragazzi in Oratorio, il pranzo offerto dai Salesiani agli educatori e collaboratori, sacerdoti e religiosi, il concerto della Banda alle 17.30, è il ricco palinsesto per festeggiare uno dei Santi più cari alla nostra comunità.
Don …
Nella ricorrenza del bicentenario della nascita di don Bosco, l’oratorio salesiano propone un ricco calendario di appuntamenti.
Giovedì 29 gennaio alle ore 20.30 l’AGe (Associazione Genitori Basso Piave) e l’Oratorio Don Bosco organizzano una mostra sulla vita e le opere di San Giovanni Bosco presso la Sala Esposizioni del Consorzio di Bonifica in Piazza Indipendenza.
La serata prosegue alle ore 21.00 al Centro Culturale “Da Vinci” con una conferenza dal tema “Il sistema preventivo di don Bosco nel tempo dell’emergenza …
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All'Oratorio Don Bosco domenica 6 aprile 2014 si è tenuta la Festa dei Salesiani Cooperatori della "Provincia Veneta", che raggruppa i diversi centri (gruppi) del Triveneto.
Radunatisi da diversi luoghi di Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia e Veneto, sono convenuti a San Donà di Piave circa 140 Salesiani Cooperatori per la loro giornata annuale di riflessione, confronto e... ovviamente festa! Mentre gli adulti erano radunati per i momenti di scambio, alcune mamme intrattenevano i bambini presenti con giochi ed attività in allegria.
Don Enrico Peretti, delegato provinciale salesiano, già direttore del nostro Oratorio (1998-2004) ed ora direttore dell'Istituto Salesiano San Marco di Mestre, ha condotto la riflessione del mattino. Ha introdotto l'intervento ricordando che don Bosco è il Santo della Pasqua: è infatti l'unico canonizzato il giorno di Pasqua (il 1° aprile ricorrevano gli 80 anni dell'avvenimento) e ha ufficialmente posto la sede dell'Oratorio nella Cappella Pinardi a Torino il giorno di Pasqua del 1846.
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Don Ambrogio Boem, salesiano missionario sandonatese, festeggia i 50 anni di ordinazione religiosa. Riportiamo la sua mail dal Messico che ricorda il lieto anniversario, rimanendo in comunione spirituale con lui.
Morelia , Mich. (Messico) 12 marzo 2014
... quest'anno 2014 è un anno di ricordi cari per me. Infatti, il 31 di gennaio scorso ho celebrato – solo nel silenzio del mio cuore - 60 anni di professione religiosa come salesiano. Tutti o quasi tutti spesi in America Latina, Brasile prima e Messico poi. Una piccola parentesi (2 anni) a Watsoville – California come incaricato della Comunità Portoghese delle Isole Azzorre. La parte del leone della mia vita in America Latina l'ha fatta il Messico con 33 anni. Dei quali 29 spesi nella capitale Città del Messico come professore delle scuole superiori e per dodici anni preside dello stesso Istituto Salesiano.
Ascolta l’omelia del direttore dell’oratorio don Bosco don Enrico Gaetan alla S. Messa delle 9.30 nel Duomo di San Donà di Piave di domenica 26 gennaio 2014.
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In occasione dei festeggiamenti di Don Bosco 2014, il gruppo dei Salesiani Cooperatori di San Donà ha allestito in Oratorio una mostra sulla figura di Attilio Giordani(1913-1972), "sposato e padre di famiglia, salesiano cooperatore".
Si tratta di un "figlio" della diocesi ambrosiana di cui, in occasione dei cento anni dalla nascita nell'ottobre scorso, il Papa ha riconosciuto le virtù eroiche. Attilio Giordani è stato perciò dichiarato Venerabile, ulteriore passo verso la santità.
"La carità di Giordani – ha detto il Cardinale Carlo Maria Martini in occasione del processo diocesano di canonizzazione - si è esercitata in primo luogo nell'ambito oratoriano”. Attilio costruisce la sua personalità di uomo e di cristiano nell'allegria: "Al mattino, quando ti alzi, incomincia sempre con buon umore - dice al fratello Camillo - fischiettati una canzone allegra".
Perché una mostra su Giordani? Scarica la locandina
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85 anni fa arrivavano i primi Salesiani a San Donà
85 anni orsono, il 24 settembre 1928, giorno della Festa Patronale di San Donà dedicata alla Madonna del Colera, arrivarono alla stazione ferroviaria di San Donà i primi tre Salesiani. Erano il direttore don Riccardo Giovannetto, il chierico Luigi Ferrari e il coadiutore Mauro Picchioni.
Per due anni, sino al completamento della costruzione del nuovo Oratorio, i tre religiosi vissero ed operarono nell'allora Orfanotrofio, l'attuale Casa Saretta.
Significativamente il giorno della Madonna del Rosario del 2007 si è ritrovata una cartolina del coad. Picchioni spedita ad una zia di Firenze il 13 ottobre di quel 1928, a nemmeno un mese dal suo arrivo a San Donà, in cui scriveva: "Zia carissima, ti scrivo dalla mia nuova residenza, qua mi trovo assai bene, e sono contento... Scrivimi se puoi, dandomi tue notizie: Orfanotrofio salesiano, San Donà di Piave (Venezia)... Vi ricordo al Signore e caramente vi saluto, in attesa P. Mauro".
La cronaca dettagliata dell'arrivo dei Salesiani è descritta nel Bollettino Salesiano n. 11 del novembre 1928, che riportiamo di seguito.
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La tragedia del Vajont, consumatasi 50 anni fa, ha in qualche modo "legato" nel suo dramma le comunità presenti lungo il corso del Piave da Longarone alla foce.
Nella limpida notte del 9 ottobre 1963, alle ore 22.39, un'immensa frana compatta con il profilo ad "M" si staccò dal Monte Toc, precipitando sul sottostante lago artificiale del Vajont. Le tre enormi onde d'acqua e detriti che si sollevarono causarono più di 1900 vittime: una delle tre si riversò nella valle del Piave.
Dopo 18 ore, il giorno 10 ottobre, tutto ciò che l'acqua del Piave trasportò a valle arrivò nel Basso Piave. Tra i vari detriti c'era anche la statua lignea della Vergine Maria, custodita nella chiesa parrocchiale di Longarone: fu trovata incagliata al ponte di barche di Fossalta di Piave e quindi recuperata da W. Zamuner. (leggi la storia)
La statua fu in seguito trasportata in processione a Longarone. La sera del 9 ottobre 1982 la statua della Patrona fu collocata nella posizione che già le apparteneva ed è tuttora conservata all'entrata della nuova e moderna parrocchiale.
Gli scout di San Donà a Longarone
Il salesiano don Ottorino Cariolato, allora assistente del gruppo scout maschile (l'ASCI, che nel 1974 fu unito all'AGI femminile per creare l'attuale AGESCI) dell'Oratorio di San Donà, era stato contattato dalla Casa Madre di Verona delle suore cui apparteneva sua sorella, che aveva lasciato Longarone assieme alle consorelle, intuendo in anticipo la portata dell'evento che poi si consumò.
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Don Alberto Maschio ha salutato oggi, domenica 1 settembre 2013, alla S. Messa delle ore 9.00 in Oratorio la comunità che lascia dopo i sei anni come direttore.
Nato a San Donà, don Alberto ha ricordato che ha vissuto in Oratorio praticamente la metà della sua vita: dai 6 ai 20 anni, nell'associazione Amici Domenico Savio (ADS), per partire poi per il noviziato salesiano; come responsabile dell'Oratorio dal 1993 al 2000 e infine, dal 2007 al 2013 come direttore dell'Opera.
Nella predica di commento al Vangelo, ma anche di ringraziamento e provocazione per una vita cristiana più impegnata, ha ricordato anche una celebre frase di don Bosco, che ha il valore di un impegno: "Dove Dio è il Padrone di casa, là c'è famiglia".
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