Da Sucua, Ecuador, notizie da padre Siro Pellizzaro, missionario

padre Siro PellizzaroSucua, Pentecoste 2011
Carissimi amici,
ringrazio di cuore la vostra generosa offerta e le vostre preghiere. Ritorno adesso da un villaggio dove i veri cristiani sono pochi, perché molti si fanno protestanti e Testimoni di Geova per ricevere regalini. Anche oggi si vende Gesù per pochi soldi come Giuda. Anche nel seminario Shuar le vocazioni sono sempre meno. Adesso che sono arrivate le strade e le compagnie petroleras e mineras la gente va a lavorare come operai abbandonando le loro terre, o stanno in casa alla tivu e pochi si radunano per le funzioni religiose. I missionari invece di aumentare sono sempre meno e più vecchi.

In questi ultimi anni sono morti 5 missionari senza essere sostituiti per altri. Cosicchè abbiamo più lavoro e meno forza. Anche se le mie gambe non mi permettono lunghe camminate posso arrivare in macchina a quasi tutti i villaggi.

Dove lavora un ministro shuar, c’è la celebrazione e il catechismo tutte le domeniche.
Negli altri villaggi possono assistere alla messa due o tre volte all’anno, perchè ogni missionario ha circa una cinquantina di villaggi. La soluzione è preparare ministri shuar per tutti i villaggi. Ogni mese c’è un corso per preparare i ministri qui nel seminario shuar, però assistono molto pochi. Al primo livello dieci anni fa arrivarono una cinquantina. Adesso arrivano solamente quattro o cinque candidati. Comunque bisogna lavorare e promuovere i ministri in tutti i villaggi perché i missionari sono sempre meno. La Chiesa ispanica non collabora per formare la Chiesa Shuar, perchè si pensa che la chiesa è unica in tutto il mondo, però si dimentica  che è cattolica, ossia, pluriculturale.Lo Spirito Santo quando fondò la Chiesa l’ha fatta pluriculturale, ossia, ognuno ascoltava la Parola di Dio nella loro lingua.
Anche gli Shuar devono ricevere nella loro lingua la Parola di Dio, perchè in spagnolo non capiscono quasi niente. Senza inculturazione non ci sarà la Cristianizzazione degli indigeni.  Per questo io ho tradotto in lingua shuar tutto il nuovo testamento e anche il rituale romano, adattandolo alla loro cultura. Adesso sto traducendo anche l’antico testamento.
Saluti cari a tutti e un farte abbraccio. Che il Signore vi benedica.
Ricordiamoci nella preghiera.

I missionari invecchiano e i giovani non arrivano. Quelli che arrivano non imparano la lingua degli indigeni e non possono inculturare il Vangelo.

P. Siro M. Pellizzaro