35° anniversario dell’elezione di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I
“Il 26 agosto, dopo un rapidissimo conclave — due giorni e quattro votazioni — venne eletto Papa il patriarca di Venezia, che prese il nome di Giovanni Paolo I: Albino Luciani, «Papa del sorriso», «Papa umile», «Papa catechista», «Papa parroco del mondo», «sorriso di Dio». Il 17 ottobre 1978 avrebbe compiuto 66 anni, ma non festeggiò quel compleanno. Il suo pontificato durò appena 33 giorni. All’alba del 28 settembre il nuovo Pontefice fu trovato esanime nella sua camera da letto.” (Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace).
Da Vescovo di Vittorio Veneto, prima, e poi da Patriarca di Venezia egli visitò anche San Donà di Piave…
Da Vescovo di Vittorio Veneto
Tra il 1959 e il 1961, mons. Albino Luciani, Vescovo di Vittorio Veneto, fece alcune visite alle Parrocchie di Fossà e Grassaga, le frazioni di San Donà appartenenti a quella Diocesi. L’occasione particolare della presenza del Vescovo Luciani fu la costruzione delle nuove chiese parrocchiali.
Il 27 settembre 1959 era a Grassaga per l’inaugurazione e benedizione della nuova chiesa, dedicata a San Giorgio, essendo stata demolita per vetustà nel 1955 la precedente del XVI.
Egli stesso, poi, il 26 agosto 1961 consacrò la nuova chiesa di Fossà, dedicata a San Giovanni Bosco. Così è scritto nel decreto vescovile rilasciato in quel giorno:
“Essendo Pontefice Romano Sua Santità Giovanni XXIII, Capo dello Stato Italiano Giovanni Gronchi, parroco Zaros don Pietro, l’anno del Signore 1961 il giorno 26 agosto, Sua Eccellenza ill.ma e Rev.ma Albino Luciani vescovo di Vittorio Veneto, alla presenza degli infrascritti testimoni ha proceduto, secondo il Rito del Pontificale Romano alla solenne Consacrazione della Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Bosco in Fossà di San Donà di Piave…”
Quindici anni dopo mons. Albino Luciani, quale Patriarca di Venezia, fu presente alla tradizionale Messa e Processione per la Santa Patrona di San Donà, la “Madonna del Colera“. In quel 1976 il 24 settembre era un venerdì, allora festivo.
Quell’anno la comunità salesiana dell’Oratorio si era rinnovata con l’arrivo di nuovi confratelli, tutti presenti nella ricorrenza patronale: don Alberto Trevisan (nuovo direttore), don Riccardo Michielan, coad. Vincenzo Rivolta, coad. Enrico Dario e don Piergiorgio Busolin.
Nella Cronaca dell’Oratorio, redatta da don Domenico Trivellato, si legge la succinta e semplice descrizione della celebrazione:
“Nel pomeriggio in Duomo alle 16.30, S. Messa, celebrata dal card. Luciani, Patriarca di Venezia. È eseguita la tradizionale processione con la statua della Madonna. Gran concorso di popolo. Il Patriarca parlò assai bene sia in chiesa, durante la Messa, che alla fine della processione. Fece servizio la nostra banda”.
Papa Giovanni Paolo I
“All’indomani della sua elezione, nella Cappella Sistina, davanti all’altare sotto il Giudizio di Michelangelo, «l’umile e ultimo servo dei servi di Dio» lanciò il primo, e unico, messaggio in mondovisione: il discorso urbi et orbi. Avendo ancora «l‘animo accasciato dal pensiero del tremendo ministero» di sacerdote, maestro e pastore, ma sicuro della «presenza confortatrice e dominatrice del Figlio di Dio» nella Chiesa, «tenendo la sua mano in quella di Cristo» e «appoggiandosi a lui», «autore della salvezza e principio di unità e di pace», amabilmente si rivolse a tutti gli uomini, vedendo in essi «unicamente» degli amici e fratelli «assetati di vita e d’amore».” (Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace)
M.F.
Fonti:
– Articolo di mons. Vincenzo Bertolone ne L’Osservatore Romano del 26 agosto 2012.
– Fossà – B. Sartori (1988)
– Più futuro che passato. Biografia di un ambiente educativo – M. Franzoi (2009)