Verbale del Consiglio pastorale parrocchiale di lunedì 17 marzo 2014

L’assemblea si riunisce alle ore 20.45 a Casa Saretta.

O.D.G.:

• Preghiera iniziale.
• Confronto sulla Lettera pastorale: Se tu conoscessi il dono di Dio – Riscoprire il nostro battesimo.
• Suggerimenti pastorali per aiutare la comunità a riscoprire il Battesimo.
• Varie ed eventuali.

– Momento di preghiera preparato e condotto da don Lorenzo Piola.

– Il Parroco introduce l’incontro ringraziando per la buona riuscita delle tre sere di spiritualità vicariali. Le tre bibliste che le hanno condotte si sono fatte apprezzare per contenuti e tempi. Un ringraziamento va anche a don Tiziano Rossetto per l’organizzazione e ai cori. Le tre serate sono riuscite belle e partecipate. Viene quindi introdotto il tema del Battesimo su cui ci si confronterà con le risonanze personali su aspetti che forse abbiamo dato per scontati. Il cammino da fare è quello di maturare la consapevolezza del grande dono. Si suggeriscono delle domande per il confronto: Cosa ti ha colpito maggiormente della Lettera del Vescovo? Quale aspetto del Battesimo ha suscitato in te maggiore interesse e attenzione? Quale appello hai raccolto per la tua vita cristiana di ogni giorno? Pensando poi alla Comunità Cristiana, quali iniziative, attività, potrebbero essere utili per aiutare a maturare una maggiore consapevolezza del grande dono del battesimo? Iniziano le testimonianze.

Prima della vita nuova deve esserci una morte: nelle vasche battesimali antiche si veniva immersi completamente (“seppellimento”). La riemersione dall’acqua dice poi che con Cristo si è “con-risorti”. Nella Lettera del Vescovo si evidenzia l’aspetto comunitario; infatti nessuno si battezza da solo, ma ognuno riceve il B. C’è l’impegno allora di guardare alla comunità con occhi diversi e a fare noi comunità in modi diversi. Il nostro agire deve essere in funzione del fatto che siamo battezzati: quanto siamo incoerenti nei confronti delle “rinunce” e del “credo” che professiamo. Un’iniziativa può essere quella di un’assemblea aperta a tutta la comunità in cui, partendo dalla Lettera, si approfondisca il tema del B., anche per spiegarne il significato; questo tema andrebbe trattato anche nei gruppi. Il Vescovo suggerisce di attuare un “catecumenato post-battesimale”. Infatti, gli argomenti della Lettera sono stati una “scoperta”: ci si sente spesso tra “chi dice sì… ma con qualche confusione in testa”. Il B. ci unisce e fa superare le nostre diversità: siamo tutti battezzati nella fede. La Lettera spiega il significato del B. quale ricevimento del Dono di Dio. Questo argomento merita un approfondimento. Nella formula dell’unzione nel B. si dice: “Re, sacerdote e profeta”, che sono le tre modalità di vivere la fede con Dio, per tutti i battezzati; con queste tre immagini bisogna confrontarsi; c’è da verificare a che punto è la nostra vita rispetto a questo. Iniziative: spiegare, nelle piccole catechesi nelle liturgie, il significato di essere appunto “re, sacerdote e profeta”. Celebrare qualche B. nelle liturgie domenicali, così come nei funerali e matrimoni viene già fatta memoria. Si possono proporre dei cenni nelle omelie, attualizzando il significato del B. con le sfide odierne. Interessante sarebbe celebrare in qualche liturgia i riti del B., quali quello dell’accoglienza. Si evidenzia anche come la Lettera ci fa scoprire i Sacramenti come relazione verticale con Dio. Il B. viene dato sulla fede dei genitori, ma anche della comunità. Quindi non basta solo la fede dei genitori, bensì è una fede comunitaria che aiuta nel B. Iniziativa: non è sufficiente solo un’assemblea (cui convengono alcuni), ma anche spiegare i segni, mostrare il libro dei B., il fonte, come viene già fatto con alcuni bambini. Si è stimolati e responsabilizzati nel fatto che è il B. che ci rende cristiani e ci rende uguali tra di noi, nonostante le diversità di ruoli. Infatti il bambino battezzato viene elevato alla stessa dignità dei genitori. Il B. è come un seme che messo da piccoli ha tempo poi per germinare nella vita della persona. Questo è il valore di battezzare subito, da piccoli, perché i genitori vogliono bene al figlio. Sul tema del B. c’è da lavorare anche con il catechismo. Si possono ad es. aiutare i bambini a festeggiare il loro giorno del B. L’esperienza di madrina è occasione per un coinvolgimento ed approfondimento del tema del B., anche nel cammino di accompagnamento del bambino. Iniziative: valorizzare, evidenziare il fonte battesimale: ad es. con i fiocchi per i nuovi nati, con dei fiori, con una luce, con dei fogli in cui spiegare alcuni simboli o con alcune preghiere. Il fonte battesimale può anche essere luogo in cui trovare un’occasione di preghiera. Potrebbe essere utile preparare una scheda, da lasciare in chiesa, in cui uno trovi una traccia/suggerimento per fare il proprio pellegrinaggio al fonte battesimale. Si potrebbe anche pensare ad una giornata parrocchiale in cui uno possa fare un pellegrinaggio al fonte B. Si possono inoltre preparare dei fogli da lasciare in chiesa, uno per domenica, in cui richiamare parti della Lettera del Vescovo. Sarebbe significativo, nel dare l’avviso per un B., dire anche i nomi dei battezzandi e preparare una specifica preghiera dei fedeli. Annunciare i valori e lo spessore del B. non è scontato. Va quindi trovato il linguaggio e il modo con cui riscoprire il Sacramento. È una riscoperta personale, ma anche del valore comunitario del B., per sentirci Popolo di Dio, Chiesa.

– Varie ed eventuali.

– Nel prossimo incontro CPP del 28 aprile si verificherà il cammino svolto negli ultimi 4 anni, in vista del rinnovo.

– Viene comunicato che Roberta Ronchiato ha terminato il Dottorato in Sacra Scrittura.

Non rimanendo niente altro da discutere, l’incontro si conclude alle 22.20 con una Salve Regina.

– Risultano assenti: sr. Luigina, Daniel S., Francesco B., Paolo F., Santina F.

La segreteria