Un cuore trasparente davanti a Dio e agli uomini
Sesta catechesi quaresimale del vescovo Gianfranco Agostino Gardin. (Link al sito diocesano)
“Beati i puri di cuore”. Forse possiamo comprendere meglio il suo significato precisando qual è il suo contrario: il contrario della purezza di cuore non è l’impurità, bensì l’ipocrisia, la doppiezza, la non rettitudine di intenzione.
“Impuro di cuore”: colui che agisce preoccupato solo dell’esteriorità, degli altri, dell’apparire, del suscitare ammirazione; a costo di essere falso, doppio, non trasparente nelle motivazioni che guidano le sue scelte. È un porre tutta l’attenzione sulla propria immagine, senza prendersi cura, invece, del proprio mondo interiore, senza formare la propria coscienza quale luogo irrinunciabile di discernimento, di opzione di comportamenti che siano guidati dal vangelo. La vita diventa così una sorta di teatro in cui si recita, ci si pone una maschera, ma non si è autentici, non si è se stessi. In questo modo si perde anche la capacità di stare davanti a Dio, giacché davanti a Dio
si può stare solo in condizioni di verità, di sincerità, di pieno riconoscimento di ciò che realmente si è.
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