Dio educa il suo popolo
E’ stato l’argomento svolto da mons. Marangon nella tre sere di spiritualità, che anche quest’anno in quaresima hanno convocato in duomo un discreto numero di operatori pastorali provenienti dalle varie parrocchie del vicariato.
Leggendo la Bibbia si coglie l’opera educativa di Dio che progressivamente aiuta i singoli e il popolo a andare oltre la cronaca della propria vita e a scoprire un senso più largo e profondo, che è quello del disegno della salvezza. I libri sapienziali offrono questo orizzonte e guidano a valorizzare la saggezza maturata anche dai popoli pagani, la quale trova il suo vertice nel Vangelo di Gesù.
I profeti poi sono i privilegiati portavoce di richiami e parole di vita che Dio rivolge al suo popolo, illuminando l’opacità della storia spesso caotica delle famiglie e del popolo, attraverso la luce definitiva della parola dell’Inviato dal Padre e atteso dalle genti. Caratteristica dell’educazione biblica è l’opera dei profeti, da Mosè a Gesù. La profezia illumina le situazioni di diaspora e di minoranza, la condizione dei poveri e la vita quotidiana. La profezia più grande ed esauriente rimane la vita di Gesù, che è capace di illuminare anche la nostra vita contemporanea.
Le indicazione del nostro biblista sono state seguite con attenzione da quel pubblico che ormai da dieci anni si dà appuntamento in duomo per una ricarica spirituale in occasione della quaresima, offerta sempre da persone di valore e di grande esperienza. L’iniziativa è partita con l’anno duemila, anno del grande giubileo, ed è ancora attesa dagli operatori pastorali delle varie parrocchie e anche dai preti.