La Parola di Dio cammina anche nella nostra parrocchia: testimonianze
Da alcuni anni un gruppo di adulti, appartenenti alle tre diverse parrocchie del centro urbano di San Donà, si ritrova puntualmente a metà settimana per leggere le letture della domenica successiva, per poi commentarle e meditarle. A queste persone si sono poste alcune domande sul loro rapporto con la Sacra Scritture, suscitando le interessanti riflessioni riassunte qui di seguito.
Il rapporto personale con la Sacra Scrittura è di ricerca e di “frequentazione” con la lettura; aumentando la confidenza, nasce il desiderio di conoscerla, di capirla meglio, di portarla con sé. è anche un rapporto di stupore, quando avvicinandosi a qualche lettura la si trova nuova, attuale, adatta al nostro tempo. Leggere personalmente la Sacra Scrittura dà un senso di pace e sicurezza, perché “l’esistenza di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, è principio e fine di ogni evento”.
Con un messale personale è più facile ritagliare un tempo quotidiano per le letture del giorno e seguire l’itinerario proposto dal calendario liturgico. Anche un testo quale “Dall’alba al tramonto” aiuta nella lettura quotidiana. La lettura/ascolto della Sacra Scrittura diventa un’esigenza fondamentale per nutrire la propria fede, dare ragione alla speranza, imparare a vivere “l’Amore”. La Parola è “alimento per l’anima, il luogo dove cercare la verità sul mondo e su Dio; la strada che conduce all’oltre; il ponte tra il mondo e il cielo, tra il tempo e l’eternità”; è orientamento “verso i desideri dell’anima per farci assaporare quella pace profonda e quella infinita tenerezza che riconosco come preludio della gioia eterna.”
Dove viene ascoltata.
L’ascolto della Parola avviene nella celebrazione eucaristica (domenicale e per alcuni anche quotidiana), ma anche nel gruppo di amici e in varie occasioni di formazione biblica. Arrivando alla liturgia domenicale avendo già letto (e meditato) i testi non capita più di uscire dalla Messa non ricordando nemmeno cosa sia stato letto. Anche in auto ci può essere un tempo propizio di ascolto della Parola, sfruttando i tragitti magari per riascoltare da un CD qualche lezione registrata nelle settimana biblica…
Chi l’ha insegnata, introdotta.
Dopo la prima introduzione in famiglia e nel catechismo, per molti è stata fondamentale l’esperienza nelle associazioni (in particolare Azione Cattolica ed AGESCI), dove si è iniziata la lettura e si è introdotta la comprensione e meditazione della Bibbia, nei diversi incontri di gruppo, negli esercizi spirituali e negli incontri di formazione. Queste prime esperienze hanno suscitato poi, da adulti, il forte bisogno di conoscere ancora di più il Gesù di cui da sempre si era sentito parlare e di cui parlano i Vangeli, vivendo esperienze di pellegrinaggio in Terra Santa e le Settimane bibliche, quali quelle proposte dalla scuola di formazione teologica di Treviso e dalla comunità monastica di Bose. Sono queste occasioni dove è possibile approfondire lo studio di alcuni testi biblici ed essere aiutati a cominciare a “ragionare con il cuore”. Anche a livello locale esistono varie iniziative in tal senso, come in parrocchia, in diocesi, al monastero di Marango… Per altri sono state utili situazioni, incontri, che hanno fatto emergere dal proprio cuore la Parola. Meditare la Parola significa infatti “recuperare la nostra vera natura, recuperare quell’essere immagine di Dio.”
Quali commentari vengono letti.
In questo approccio personale e di gruppo sono di aiuto alcuni commentari, cioè testi di introduzione e commento alla Sacra Scrittura. Tra i più utilizzati ci sono quelli di autori quali Bianchi, Mello, Turoldo, Bonhoeffer, Balthasar, Teresa d’Avila, Soloviev, Barth, Ravasi, o anche il commento settimanale di Famiglia Cristiana e testi quali “Alle fonti con i Padri”. Anche internet è un ottimo strumento che permette di trovare numerosi commenti alle letture (vedi ad esempio i siti web di Bose, Qumran). In questo lavoro di ricerca e studio si arriva comunque a rendersi conto che non è il “sapere” che conta nella fede, ma “il vivere”.
Un passo che più ha aiutato in momenti difficili.
Quando si legge un testo e lo si medita, ci si accorge di trovare sempre delle parole per sé. Ecco alcuni versetti e brani che più hanno aiutato: “Signore tu sei il mio pastore”. “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.”
“Parla Signore che il tuo servo ti ascolta”. “Io sono con voi fino alla fine dei tempi”. “Chiedete e vi sarà dato”. “Venite a me voi che siete stanchi ed oppressi ed io vi farò riposare”. “Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo”…Ci sono poi le parabole dei Talenti e del Buon Pastore, il passo delle Beatitudini…
M.F.