Don Luigi Barbiero
Un libro di d. Luigi Barbiero sulle parabole
“Gesù e le sue sorprendenti parabole” è l’ultimo scritto di don Luigi Barbiero, che mira a far gustare gli insegnamenti semplici e profondi di Gesù, espressi con il linguaggio semplice delle parabole, che è il genere letterario preferito dal Signore per comunicare con il popolo, a partire dall’esperi-enza della vita quotidiana.
Don Luigi consegna in queste pagine l’esperienza di ricerca e di preghiera fatta con una comunità cristiana durante i lunghi anni trascorsi in Cile. Con il carisma della sua preparazione teologica e della sua saggezza pastorale, vengono raccolte qui molte osservazioni che mettono in grado di rispondere a due interrogativi importanti per la fede : qual è il vero volto di Dio? e quale il volto vero dell’uomo?
Anche in Cile, come qui in Italia, è necessario una ‘aggiornamento’ sui temi centrali della fede, mediante un ripensamento serio e sereno. Come da anni ormai ci ha indicato il Concilio, il rinnovamento della vita cristiana trova la sua sorgente genuina ed efficace nella Parola di Dio.
“Il santo Concilio esorta con ardore ed insistenza tutti fedeli ad apprendere la sublime scienza di Gesù Cristo (Fil 3,8) con la frequente lettura delle divine Scritture. L’ignoranza delle scritture infatti è ignoranza di Cristo” (DV 25).
Aiutati da queste pagine ricche di contenuti e di indicazioni per la vita, con sorpresa e con gioia impariamo che il volto di Dio è simile a quello del seminatore generoso e fiducioso, è paragonabile a quello del pastore buono e premuroso, del samaritano che soccorre lo straniero e paga di tasca propria, e soprattutto si ritrova bene interpretato da quel padre misericordioso che ricostruisce la sua famiglia accogliendo il ritorno del figlio minore dalla miseria e dall’emarginazione e strappando dalla presunzione fondata sull’osservanza della legge e dall’egoismo disumanizzante il figlio maggiore, per fare una grande festa familiare.
Più lunga è la ricerca sui tratti fisionomici dell’uomo: una ricca e varia galleria di volti umani passa sotto i nostri occhi, a mano a mano che siamo aiutati a paragonare la nostra vita con quella raccontata da altre parabole, dove accanto alle virtù vengono rievocate anche debolezze e vizi dell’uomo che lavora, che costruisce la casa, che si dedica al commercio, che pratica la religione e la preghiera, che intrattiene relazioni umane con i propri simili, ecc.
Al termine della lettura è spontaneo provare un sentimento di gratitudine per chi ci ha messo a disposizione tante indicazioni per niente frutto di contorsioni intellettuali, ma invece spontanee e genuine, facilmente comprensibili e condivisibili. Si può quindi ritenere che si possa realizzare anche la speranza dei padri conciliari espressa al termine della Costituzione Dei Verbum,: “sperare un nuovo impulso alla vita spirituale, dall’accresciuta venerazione della Parola di Dio” (DV 26).
d.Gino