31 maggio, Festa della Beata Vergine delle Grazie

Il Duomo con il titolo Beata Vergine Maria delle GrazieIl tradizionale titolo “Beata Vergine delle Grazie“, in seno alla Chiesa cattolica, trova origine nell’opera di intercessione che la Vergine opera tra l’uomo e Dio, oltre che per il fatto che Ella porta la Grazia per eccellenza, ossia Gesù.
La Sacra Congregazione dei Riti ha fissato la festività della Madonna delle Grazie il 31 maggio, in coincidenza con il ricordo della Visitazione di Maria a sua cugina Elisabetta, a coronamento del Mese Mariano.
In antichità (e in molte località ancora oggi) questa festa si svolgeva invece il lunedì “in Albis” e poi il 2 luglio.
Si presume infatti che la Vergine si sia fermata da sua cugina sino alla festa dell’imposizione del nome di Giovanni, che si teneva appunto otto giorni dopo la nascita del bambino: il 2 luglio è infatti a tre mesi e otto giorni dal 25 marzo, giorno dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te” (Lc 1,28).
Il titolo “delle Grazie”, legato al mistero della Visitazione di Maria ad Elisabetta, fu riferito poi un tempo all’Assunzione in cielo della Madonna.
Perciò, per un lungo periodo nella nostra parrocchia si festeggiò il 15 agosto, ricordo dell’Assunzione.
Un decreto vescovile del 16 maggio 1916 sancì: “Si continui la festa titolare della sede parrocchiale della Beata Vergine delle Grazie il 15 agosto, come in giorno fisso e liturgico, introdotta nel 1778, circa, allorché il Senato Veneto volle fossero ridotte le feste di precetto“.
Sappiamo invece che la Festa patronale si è stabilita il 24 settembre, in ricordo della liberazione dal morbo del colera per intercessione della Beata Vergine Maria.

In ogni caso, il 31 maggio, festa della Visitazione e quindi della Beata Vergine delle Grazie, cui è titolato il nostro Duomo (e già la prima chiesa del 1476) è occasione per ricordare anche la nostra Parrocchia.

Il culto di Maria nella Lumen Gentium

Nella Costituzione dogmatica “Lumen Gentium” del Concilio Vaticano II vengono spiegati il significato e la ragione del culto della Beata Vergine nella Chiesa:
“Maria, perché madre santissima di Dio presente ai misteri di Cristo, per grazia di Dio esaltata, al di sotto del Figlio, sopra tutti gli angeli e gli uomini, viene dalla Chiesa giustamente onorata con culto speciale. E di fatto, già fino dai tempi più antichi, la beata Vergine è venerata col titolo di «madre di Dio» e i fedeli si rifugiano sotto la sua protezione, implorandola in tutti i loro pericoli e le loro necessita.”

“…le varie forme di devozione verso la madre di Dio, che la Chiesa ha approvato, mantenendole entro i limiti di una dottrina sana e ortodossa e rispettando le circostanze di tempo e di luogo, il temperamento e il genio proprio dei fedeli, fanno si che, mentre è onorata la madre, il Figlio, al quale sono volte tutte le cose (cfr Col 1,15-16) e nel quale «piacque all’eterno Padre di far risiedere tutta la pienezza» (Col 1,19), sia debitamente conosciuto, amato, glorificato, e siano osservati i suoi comandamenti.”

A cura di M.F.