18 Aprile 2025

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Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

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Pastorale

Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale di lunedì 10 dicembre 2012

L’assemblea si riunisce alle ore 20.45 a Casa Saretta.

O.D.G.
• Preghiera.
• Resoconto di due attività istituzionali parrocchiali: CFP San Luigi (madre Luigina); Oratorio e CFP Don Bosco (don Alberto).
• Confronto per elaborare un breve messaggio da rivolgere alla comunità, nell’attuale situazione di crisi, in occasione del Natale e considerando:
a) l’inevitabile limite di ogni sviluppo materiale;
b) la dimenticanza di Dio che porta allo smarrimento di significato;
c) la solidarietà con i poveri come via per la costruzione della pace;
d) l’opportunità di un consumo “etico” e sostenibile.
• Varie ed eventuali.

  •  Momento di preghiera preparato e condotto da Francesco Brichese.

 1. Madre Luigina relazione sul CFP San Luigi. Lo spirito della “Riparazione”, su cui si fonda l’Istituto, è di dare ai giovani deboli e svantaggiati opportunità di crescita umana e culturale. In particolare i giovani che frequentano il Centro Professionale hanno “l’intelligenza delle mani”. Viene offerta loro istruzione religiosa (celebrate due messe di inizio e fine anno). Si svolgono incontri con i genitori, in particolare riuniti nelle associazioni FICIAP e AGESC. Si tengono 9 corsi di formazione iniziale con 201 allievi, organizzati in due indirizzi di qualifica: operatore amministrativo segretariale; operatore del benessere-acconciatore. Si tengono poi corsi post-qualifica di specializzazione per giovani e adulti (formazione superiore). Quest’anno si tengono corsi anche per adulti (300 ore per qualifica e abilitazione per gestire un salone). Nell’ambito della formazione continua si svolgono corsi serali a catalogo e corsi per apprendisti. Sono capofila del progetto “Orientamento e territorio 2012”. Vi sono poi servizi al lavoro per l’orientamento, riqualificazione, formazione di lavoratori in cassa integrazione/mobilità in deroga. Si ricorda inoltre il servizio di volontariato quindicinale con le allieve alla casa di riposo.

 

Don Alberto relazione su CFP e Oratorio Don Bosco. I numeri della comunità salesiana sono: 6 laici e 5 sacerdoti (di cui la maggioranza sopra i 65 anni), che lavorano assieme. Quest’anno al CFP ci sono 304 allievi suddivisi in tre settori: elettrico, meccanico, meccanico auto. Nei vari strumenti formativi si cerca di essere all’avanguardia. Vi sono giovani con problemi di studio (e oltre 40 “certificati”); aumenta il numero dei figli di immigrati. Per problemi di pagamenti da parte della Regione forse si sarà costretti a chiudere un corso. Il lavoro avviene in contatto con i servizi sociali, ma anche con le forze dell’ordine. In generale c’è un clima sereno. Fino a poco tempo fa il 95% degli allievi trovava subito lavoro, ora c’è un calo. Si lavora anche con i disoccupati.

Si passa poi alle attività dell’Oratorio (viene consegnato uno stampato con riassunte le attività dei vari gruppi e iniziative). In particolare per quanto riguarda il cinema, gestito da volontari, nel 2011 si è registrato un aumento del 58% degli spettatori della proiezione normale e del 32% di quelli delle rassegne di film d’autore. Da quest’anno però non si proiettano più i film pomeridiani per i ragazzi, perché non più forniti loro dalla grande distribuzione. L’attività del “Dopo la campanella” ha sino ad ora un calo di iscrizioni invernali, che è normale, poiché il numero di adesioni aumenta di solito dopo la prima consegna della pagella. C’è un aumento dei figli di immigrati e dei ragazzi “certificati”. L’adesione a tale servizio ha un costo per le famiglie di 90 euro/anno. Si iniziò con contributi regionali ed ora si è fatto carico il Comune di San Donà, che copre le spese per 100 ragazzi; inoltre c’è una convenzione con altri Comuni. Il servizio di assistenza è svolto da volontari e stipendiati. Ultimamente ci si è proposti al Comune per avviare un centro diurno per ragazzi di elementari e medie (esistono già nel territorio tre centri diurni). L’Oratorio di base è sempre aperto per accogliere i ragazzi tutti i giorni. Si respira in generale un clima sereno e una presenza di molti genitori. A volte c’è il problema con alcuni stranieri (attualmente marocchini), ma anche con loro si sta instaurando un bel rapporto di amicizia.

Alla fine delle due relazioni si apre una discussione che parte dalla domanda su quanti siano i giovani delle superiori che partecipano ai gruppi giovanili parrocchiali: bisogna puntare ai numeri o alla qualità di partecipazione? Paolo F. ricorda che si stima che rispetto a vent’anni fa, quando erano il 10% i giovani delle superiori che frequentavano le nostre parrocchie, attualmente il numero sia dimezzato (4-5%). Negli ultimi due anni si è avuto un riversamento di giovani di Jesolo nelle scuole di San Donà a causa della chiusura del settore economico del Cornaro. La metà sono famiglie disastrate e mandano i figli nelle nostre istituzioni sane.

 

2.  Don Gino introduce il secondo punto dell’o.d.g.: come credenti quale comportamento cristiano possiamo proporre, di fronte all’attuale situazione sociale, in occasione del Mistero del Natale? La crisi sta persuadendo che lo sviluppo non è infinito, infatti è inevitabile il limite di ogni sviluppo materiale. Nel campo sanitario è lo stesso: è un’illusione infatti credere che non ci sia limite alla scienza medica, alla salute. Sostanzialmente si sta vivendo oggi un pratico ateismo, in cui Dio non è più necessario. Gesù nel vangelo richiama che “i poveri li avete sempre con voi”. C’è allora l’opportunità per un consumo etico e sostenibile (come ricorda l’economista Zamagni).
Paolo F. afferma che è da sottolineare “la dimenticanza di Dio che porta allo smarrimento di significato”. C’è infatti bisogno, desiderio di speranza e felicità e ciò lo si ha nella riscoperta dell’ascolto della Parola. Alessandro C. e Francesca P. sottolineano l’intervento di don Davide Schiavon nella recente Tavola rotonda del Centro culturale, quando affermava che c’è necessità di un cambiamento del modo di vivere: adattarsi a vivere con meno e con il necessario è liberante. La crisi può quindi aiutare a fare autocritica su tali comportamenti. Francesco B. pone invece l’accento sul richiamo alle responsabilità delle Istituzioni pubbliche civili, alla luce di un’azione di “supplenza” che svolgono le organizzazioni religiose. Va promossa la giustizia: “non dare come carità ciò che è dovuto per giustizia” (Gaudium et spes ricordata da don Gino). Franco F. invita a d interrogarsi su come i cristiani siano presenti e preparati nelle istituzioni. Anche Luca M. sottolinea il richiamo al ruolo che devono avere le istituzioni ed il senso della solidarietà dei cristiani. Don Alberto richiama la prudenza da avere nel messaggio alla comunità per il Natale. Si deve sottolineare il dono di Dio che si ha con il Natale, demandando le riflessioni e proposte per la situazione socio-economica nell’ambito delle associazioni. Bianca P. afferma che è importante ringraziare per i tanti benefattori e persone di buona volontà che aiutano le associazioni di volontariato: invita a fare leva sul positivo. La Provvidenza passa attraverso il cuore delle persone. Paolo F. richiama il collegamento che deve esserci tra azione di solidarietà e fede: la solidarietà va motivata con la fede. Don Matteo evidenzia lo stile positivo come modo per uscire dalla crisi, non solo quella economica. Più si sperimenta lo smarrimento di tante persone, e in particolare giovani, più c’è la conferma della necessità della fede e di Dio. Franca R. afferma che non stiamo vivendo solo una crisi economica, ma anche valoriale e quindi c’è l’occasione per tornare nei nostri passi, per ritornare a Dio, ma non per strumentalizzarlo (a domanda, risposta). Patrizia P. richiama la riflessione anche sull’uso del tempo (centri commerciali): si può fare una preghiera dei fedeli su questi temi. Don Gino conclude che non siamo chiamati a dare risposte a tutto, ma per affidarci a nostro Signore.

3. Varie ed eventuali.

– Luca M. comunica le dimissioni dalla presidenza di AC per il nuovo impegno socio-politico che ha avviato. La decisione è stata concordata a livello parrocchiale e diocesano. La sua scelta è maturata nell’ottica di un impegno cristiano.
– Don Gino legge la lettera del Parroco di Casumaro (FE) il quale chiede aiuto per la ricostruzione della casa polivalente andata distrutta con l’ultimo sisma. Si conviene di informarsi sul caso.
Non rimanendo niente altro da discutere, l’incontro si conclude alle 22.40 con un’Ave Maria.
Risultano assenti: Francesco Facci, Daniel Saboanu, Ombretta Blengini, Laura Cocco, Luigi Trevisiol.
La segreteria

 

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