Il 24 settembre ricorrono i vent'anni dalla morte del Salesiano coadiutore Vincenzo Rivolta, appartenuto alla comunità dell'Oratorio Don Bosco per tre lustri.
Sarto di formazione, quando chiusero la scuola di sartoria in cui aveva operato, nel 1976 fu destinato a San Donà, come addetto alla segreteria-portineria dell'Oratorio.
Persona semplice, allegra, tranquilla, con quel suo spiccato accento milanese (nacque a Biassono, in provincia di Milano), il coad. Vincenzo Rivolta si è sempre fatto stimare da tutti, creando nei suoi quindici anni di permanenza a San Donà un'incredibile rete di amicizie, anche nelle più impensate località del nostro territorio.
Da quando nel 1984 fu colpito da un infarto, ogni giorno, su consiglio del medico, il sig. Vincenzo faceva lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta. E all'inizio di settembre 1991 aveva lasciato quel suo umile, ma prezioso servizio di portineria.
Il 24 settembre 1991, come di consueto, verso le quindici partì dall'Oratorio con la sua vecchia bicicletta. Una mezz'ora più tardi, in via Bassa Isiata incontrò uno dei tanti amici, conosciuti in queste sue uscite, cui confidò che stava rincasando, perché non si sentiva bene. Da quel momento, nessuno tra chi lo conosceva ebbe più notizie di lui.
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