26 Gennaio 2025

Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

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Casa Saretta

Testimonianza di Beatrice: giovane animatrice di Ago e Filo

Casa Saretta: “AGO E FILO 2016″

(Testimonianza di Beatrice: giovane animatrice)

Le scuole sono finite da una settimana ed ora è tempo di iniziare una nuova avventura: l’attività estiva di “Ago e Filo” nel periodo dal 13 giugno all’8 luglio. Sono le 8.30 e il cortile di Casa Saretta (San Donà di Piave, VE) già pullula di ben 140 bambine e adolescenti, ma anche di volontarie e giovani animatrici pronte ad aiutarle in ogni momento dell’esperienza. Il cielo è terso e ovunque si scorgono nastri colorati e immagini che anticipano il tema di quest’anno, basato sul film: “Momo alla conquista del tempo”.
Oltre alle suore di Maria Bambina di Casa Saretta, ad accogliere le piccole ricamatrici c’è anche suor Antonella Reginato, consigliera della provincia italiana, la quale spiega loro che davanti a tutte le guerre e le stragi dell’ultimo periodo di cui purtroppo i TG trasmettono con assidua frequenza, dobbiamo ricordarci sempre che, al contrario di questi avvenimenti, ciascuno di noi può rappresentare per gli altri una “bella notizia”. Segue il taglio del nastro e poi, finalmente, possono cominciare le attività: dalle 8.50 fino alle 9.30 circa ci si riunisce in salone per cantare, pregare insieme e riflettere sul tema dominante del film: il tempo. Segue un’ora e mezza di ricamo (le bambine sono divise in sei gruppi, secondo l’età, mezzora per la merenda e il gioco e infine, alle ore 11.00, un secondo momento di lavoro che si protrae fino a mezzogiorno, ora in cui terminano le attività. Oltre al ricamo, quest’anno è stato possibile prendere parte anche a numerosi laboratori: pirografia su icone, perline, confezionamento di braccialetti e orecchini, fiori con pannolenci…

Sebbene ciascuna giornata di grest abbia portato con sé sorprese e novità presentando ogni giorno un personaggio della storia visualizzata a tappe; quella che ha riscosso grande successo coincide senza dubbio con l'uscita a Sacile del 22 giugno. Ci siamo recate con due pulman per vivere una giornata di gemellaggio con altre bambine che d’estate si dedicano come noi all’arte del ricamo; sono presenti anche le ragazze del gruppo di Treviso. Le giovani ricamatrici sono state coinvolte in giochi a squadre e altre attività che avevano come tema comune proprio il film visto alcuni giorni prima: “Momo alla conquista del tempo”. Sono seguiti balli di gruppo, giochi all’aperto, la merenda con il gelato che le suore avevano preparato per noi. Infine, la consegna di una piccola tartaruga “cassiopea” realizzata con grossi fili colorati, ha immortalato il ricordo del tempo trascorso insieme.
Un’altra attività in cui le bambine sono state coinvolte è stata la creazione di balletti con scelta di musiche e passi da insegnare alle bambine con una breve presentazione di ciascun balletto per la festa finale con i genitori.
Il compito assegnato a noi animatrici era principalmente quello di favorire il dialogo, le riflessioni e preparare eventualmente le scenette relative al tema di Momo da mostrare alle bambine la mattina, in modo da coinvolgerle il più possibile e far sì che potessero esprimere il loro punto di vista sull’argomento in questione. Nei momenti di lavoro ci recavamo nei gruppi di ricamo o nei vari laboratori per affiancare le altre volontarie, mentre durante la merenda uscivamo in cortile insieme alle bambine. Qui abbiamo cercato di spiegare loro che ci si può divertire anche senza la play-station, i videogame, il computer o la televisione (dispositivi tecnologici davanti ai quali, purtroppo, i ragazzi passano sempre più tempo) e le abbiamo coinvolte in numerosi giochi da fare all’aria aperta, come quelli di gruppo: il pistolero, l’orologio…, oppure il semplice saltare la corda che, insieme alle proprie amiche, risulta ancora più divertente.
Questo è stato il mio secondo anno come animatrice all’ “Ago e filo”, mentre nei nove anni precedenti avevo frequentato il grest per apprendere l'arte del ricamo. Al contrario dell’estate scorsa, quando eravamo solo tre animatrici, questa volta ho potuto contare sull’aiuto di ben nove “compagne di squadra” di terza superiore ed eravamo accomunate dall’amore per le bambine e dalla voglia di metterci in gioco. Al termine dell’esperienza abbiamo, scambiando idee, commenti, ci siamo trovate d'accordo che la gita a Sacile è stata senza dubbio il momento più divertente, quello che più di tutti ha unito le bambine e le ha fatte sentire parte di un gruppo; infatti le più piccole hanno giocato per ore insieme ad altre coetanee di Treviso e Sacile che prima non conoscevano. Per loro è stata sicuramente un’ opportunità di crescita, che le ha spinte a vincere la timidezza e l’imbarazzo iniziale al fine di divertirsi insieme.
Un altro aspetto degno di nota che riguarda in maniera più diretta noi animatrici è rappresentato dal fatto che questo mese di attività estiva ha messo alla prova ogni giorno le nostre capacità gestionali, poiché a nessuna di noi era assegnato un preciso laboratorio o gruppo di ricamo: dovevamo spostarci da un luogo all’altro tenendo conto delle varie necessità e magari sostituendo per un po’ una volontaria. Dunque, abbiamo dovuto imparare ad organizzarci autonomamente, adattandoci con rapidità alle più svariate situazioni. Inoltre, non ci veniva richiesto solo un impegno organizzativo, ma anche educativo.
Il nostro impegno e la nostra fatica sono stati ben presto ripagati dall’affetto e dalle attenzioni delle bambine, essendo la nostra età molto vicina al loro mondo ci ha permesso di giocare e di trasmettere la nostra gioia di vivere con loro e accanto a loro.
Credo che al mondo non ci sia niente di più bello di questo: poter donare un po' del nostro tempo e della nostra esperienza a chi è in crescita come noi. Quindi, voglio ringraziare di cuore tutte le suore e le volontarie che hanno permesso l’ottima riuscita di questa attività, ma anche le bambine, che ci hanno insegnato molto e ci hanno offerto una straordinaria occasione di crescita interiore. E infine un grazie speciale ai genitori, che ci hanno affidato per un mese, tutte le mattine, le loro bambine e ragazze.

Beatrice Marin