Racconti di esperienze estive: Non avrei mai pensato che mia figlia potesse appassionarsi al ricamo!
Mia figlia ha partecipato a “Ago e Filo 2014 “.
Comincio con un sincero, grato e permettetemelo, doveroso ringraziamento a tutte le persone coinvolte nell’organizzazione, nell’ospitalità e nel seguire un numeroso gruppo di bambine, ragazzine e….. future donne.
Non avrei mai pensato (visto il temperamento) che mia figlia potesse appassionarsi ed entusiasmarsi tanto al ricamo e alla proposta estate “Ago e filo” … come mi sbagliavo!
Conclusa la terza esperienza ricordo volentieri che per diverse mattine sono stata sollecitata a “sbrigarmi” e ad accompagnarla per tempo: incontrare le sue amiche, il gioco e le varie attività l’aspettavano. Mi fa molto piacere quando per le vie di San Donà saluta delle bambine o qualche signora che non conosco e lei mi spiega che è una sua amica o una collaboratrice di “Casa Saretta”.
Sono una mamma “un po’ attempata” e quando ero piccola, nel modesto paese in cui sono cresciuta non esisteva la necessità e/o l’opportunità di partecipare ad attività ricreative estive.
Se necessitava mi accudiva la nonna e se non dovevo aiutare la famiglia nei lavori domestici ed agricoli potevo scorazzare libera insieme ad altri coetanei, rispettivi fratelli e cugini nei cortili, nei prati, nelle aie, nei dintorni di casa.
L’amicizia, il confronto, lo scontro, le grandi avventure fantasiose nei giochi non avvenivano attraverso la mediazione di cose tecnologiche, la vita era molto più “reale e semplice”.
Il progetto ricamo non deve essere considerato come il recupero di un’attività persa nei tempi (ai miei forse), anzi, rappresenta un’occasione per indirizzare ed aiutare le nostre bambine a stare in gruppo, a condividere la “fatica”, l’aiuto reciproco, l’impegno individuale indispensabile per creare giorno dopo giorno con le proprie mani, in un ambiente gioioso, lavori unici e preziosi. Anche la nostra ma soprattutto la loro vita deve e dovrà essere unica e preziosa. In un contesto positivo momenti di ascolto, riflessione e dialogo sicuramente diventano molto più proficui nell’insegnare a mantenere vivi quei principi e quei valori che mantengono sano un gruppo e non lo fanno trasformare in branco.
Ho pertanto apprezzato molto la volontà e lo sforzo fatto per arricchire con i nuovi laboratori (perline e cornici in lana) l’attività principale di ricamo: si è così potuto rinnovare l’interesse di chi ha alle spalle più anni di partecipazione.
Infine la giornata conclusiva mi ha riportato a vivere una mattina in Comunità, la nostra quella Cristiana, che a volte trascuro.
Ago per cucire, filo per unire, forbice per tagliare e un buon promemoria: un lungo filo colorato, avvolto su un rocchetto, simbolo di un legame invisibile e sicuro nelle nostre vite.
12 luglio 2014
Una mamma