17 Marzo 2025

Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

Contenuti del sito

Duomo di San Donà
17 Marzo 2025

Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

Duomo di San Donà

Contenuti del sito

Missione

Lettera di p. Siro Pellizzaro – Ecuador – gennaio 2005

alcuni stralci della lettera da P. Siro Pellizzaro dall’Amazzonia Ecuadoriana

Sucua 1, Gennaio 2005.

Carissimo Gruppo Missionario, (…) le lettere arrivano e partono sempre in ritardo, perchè, come sapete già, non c’è la posta in questo paese.

Anche se il gruppo missionario non si rinnova con elementi giovani, non deve scoraggiarsi, ma illuminare sempre di più la chiesa locale con lo spirito missionario, affinchè non perda la sua identità. La chiesa è missionaria e se perde questa qualità, non è più la chiesa di Cristo.

Non dimenticate che lo Spirito missionario ha risvegliato tante vocazioni religiose e sacerdotali in Fiorentina, e che nella misura che si spegne questo spirito, non ci sono più vocazioni.

Questa mancanza di vocazioni va a scapito delle missioni, che non possono portare il messaggio di salvezza a tutti i popoli.

Io sono affannato a promuovere le vocazioni fra gli indigeni e faccio l’impossibile per formarli nei vari ministeri, sostenendo questo seminario, anche se sono solo.

Molti perseverano, però anche molti disertano. Si vede chiaro che dove c’è un ministro che lavora bene, il villaggio vive unito e non entrano i vizi e le sette. Però dove non c’è un ministro che lavora, il villaggio è diviso e i vizi e le sette lo disintegrano. Il missionario porta la vera salvezza, anche materiale, su questa terra.

E’ molto difficile l’inculturazione del Vangelo nei popoli indigeni dominati dalla maggioranza bianca. Loro vogliono nascondere la loro identità, imitando in tutto i bianchi. Anche nella chiesa, respingono i ministri della loro cultura, insieme con la lingua e i loro riti tradizionali.
Imitano i bianchi più corrotti, vantandosi che così sono veri cristiani e disprezzano i valori evangelici della loro cultura, (…). Un cristianesimo inteso così è un mezzo di corruzione e non di santificazione. I bianchi per l’interesse di occupare le loro terre o avere gli indigeni come loro servi, fanno di tutto per entrare nella loro vita religiosa in qualità dii padrini. come nella pastorale indigena sono proibiti i padrini, i bianchi fanno credere che è nullo il battesimo senza padrini o amministrato per un ministro indigeno, che generalmente è un diacono.

La chiesa indigena ha urgente bisogni di missionari preparati per l’inculturazione del Vangelo, senza la quale l’indigeno non si fa imitatore di Cristo accettando il suo vangelo, ma imitatori dei bianchi più corrotti, pensando che così sono veri cristiani. Anche Gesù è visto come un bianco che deve essere onorato con la lingua e i riti dei bianchi e no il loro Dio incarnato, che purifica tutte le culture del mondo.

Quando i parroci dei bianchi non collaborano per l’inculturazione del vangelo nella cultura indigena, la chiesa si divide in vere sette e certi villaggi, disprezzano il loro ministro e chiedono il servizio in spagnolo ai parroci dei bianchi.
Per questo anche i parroci dei bianchi devono capacitarsi per l’inculturazione, per servire ai popoli indigeni nella loro lingua e nei loro riti. Non bastano la teologia generale e i titoli

accademici, ci vuole anche la teologia specifica, cosa alla quale si dà poca importanza e per questo gli indigeni cadono nella confusione, perchè non possono conciliare le loro sane tradizioni col Vangelo.

Come vedete, l’inculturazione è la condizione senza la quale l’indigena non arriva a Cristo. Però è molto difficile realizzarla dove vivono insieme persone di differenti culture. I sacerdoti devono capacitarsi in tutte le culture locali, o come minimo, che il prete che si specializza con una cultura, abbia la collaborazione degli altri preti, perchè il popolo capisca che la stessa religione si incarna in tutte le culture con lingua, riti e ministri propri.

Credo che questo problema comincia a sentirsi anche in Italia.
Pregate perchè la chiesa si organizzi nel rispetto di tutte le culture e che capaciti agenti che possono dialogare con le varie culture locali.

saluti cari a tutti e tanti auguri e benedizioni per l’anno nuovo.
P. Siro Maria Pellizzaro S.D.B.

 

 

Condividi