I ragazzi e le ragazze del catechismo in partenza per Aquileia
Duomo, Calvecchia-Fiorentina, Mussetta, San Giuseppe Lavoratore, Palazzetto, S. Pio X
Sabato 19 ottobre 2013 ad Aquileia: viaggio alle sorgenti della nostra fede per ragazzi/e del catechismo dalla quarta alla terza media (partenza ore 14.30 rientro ore 19.30 circa). Iscrizioni entro mercoledì 9 ottobre.
Perchè andiamo ad Aquileia con tutti i ragazzi del catechismo? Perchè il primo annuncio del vangelo è arrivato nelle nostre terre portato da cristiani provenienti da quella comunità.
AQUILEIA
Importante colonia fondata dai romani nel 181 a.C. Come punto fortificato di difesa verso le Alpi; il fiume Natisone, allora navigabile, collegava direttamente Aquileia con Grado. Nel III° sec. d.C. già esisteva nella città una comunità cristiana; molto probabilmente il cristianesimo giunse ad Aquileia dal mare, portato dall’Oriente da navigatori e commercianti. E’ certo che questa Chiesa coltivò a lungo uno stretto legame con Alessandria d’Egitto, evangelizzata da San Marco.
Si ricordano, durante le persecuzioni di Diocleziano (284-305), Ermagora, vescovo e Fortunato, suo diacono. Nel 313, quando Costantino concesse ai cristiani la libertà di professare la loro fede, Teodoro era vescovo di Aquileia. Di lui ricordiamo le “aule Teodoriane” con i famosi mosaici. Famoso è anche il vescovo Cromazio di Aquileia che troviamo nel 381 a Concordia alla consacrazione della Basilica degli Apostoli.
Perchè andiamo ad Aquileia con tutti i ragazzi del catechismo? Perchè il primo annuncio del vangelo è arrivato nelle nostre terre portato da cristiani provenienti da quella comunità.
Cari ragazzi e carissimi genitori,
il vescovo Gianfranco Agostino che è venuto due volte a San Donà per accompagnare don Paolo e per la processione della Madonna delle Grazie, ci ha dato come compito importante in quest’anno la Riscoperta del Battesimo, come ragazzi e adulti.
Nella sua lettera pastorale, scrive che il Battesimo è come un “pozzo” al quale dobbiamo attingere e là troveremo l’acqua per far crescere la nostra vita che è come una pianta con foglie, fiori e frutti.
Fra le tante cose che vedremo ad Aquileia, ci porteremo a casa l’immagine dell’antico Battistero. Si trova davanti alla basilica, è a forma ottagonale , perchè ci ricorda l’ottavo giorno, quello che dura per sempre perchè il Battesimo che abbiamo ricevuto da piccoli e che continuiamo a coltivare da adulti, è anche nascita e cammino verso la vita eterna.
Entrando ci troveremo davanti la vasca battesimale. I catecumeni, così venivano chiamati i battezzandi, scendevano da una parte e salivano dall’altra. Il Battesimo veniva amministrato per immersione. Tutto il corpo veniva “bagnato” come quando facciamo il bagno, perchè è tutta la persona che nel Battesimo viene immersa in Gesù partecipando alla sua morte e risurrezione. La vasca battesimale era come una tomba, dove si lasciano le cose cattive e si “risorge” nuovi, si rinasce ad una nuova vita, capaci di portare al mondo le cose belle di Gesù.
- Usciti dalla vasca battesimale, i “battezzati”, ricevevano dal vescovo la cresima con l’invocazione alla Spirito Santo e l’unzione con il sacro crisma. Anche noi il giorno del Battesimo siamo stati unti con l’olio profumato e il sacerdote ci ha augurato di portare ovunque il profumo di Dio.
- Attraversando il corridoio che vedete nel disegno, i battezzati e cresimati, entravano nella basilica accolti da tutta la comunità di Aquileia. Restavano meravigliati nell’osservare il pavimento a mosaico e soffermavano la loro attenzione soprattutto sul gallo e sulla tartaruga, sulla vittoria eucaristica, sul buon pastore e sulla storia di Giona …
- Davanti all’altare trovavano ad accoglierli il vescovo della città che diceva ad alta voce: “Da oggi la Chiesa di Aquileia può contare su di voi, e voi potete contare sulla Chiesa di Aquileia”.
- Durante la messa partecipavano per la prima volta all’Eucaristia e poi, ritornati a casa, indossavano per otto giorni la veste bianca battesimale. Erano orgogliosi di essere diventati cristiani. L’ottava di Pasqua, riconsegnavano al vescovo la veste bianca e riprendevano la vita di tutti i giorni con l’impegno di vivere da discepoli del Signore Gesù.
- Anche noi, come famiglie e comunità cristiana, siamo chiamati ad impegnarci di più, mettendo ci nella nostra vita dalla parte della luce. Non siamo soli perchè Gesù ci accompagna. Il gallo che incontreremo nel grande mosaico all’entrata della basilica ci ricorda che dobbiamo essere svegli, pronti, vigilanti …. perchè il Signore Gesù ha bisogno di noi per fare il mondo più bello e più buono. Siamo certi che tutti insieme ce la faremo …..
Con l’amicizia più grande
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VI FARÒ PESCATORI DI UOMINI