Difficoltà economiche moltiplicate a San Donà
I dati sull’attività della San Vincenzo: le famiglie assistite nel 2010 sono aumentate del 36%.
Le difficoltà economiche di tante famiglie nell’area del Basso Piave, già emerse negli ultimi due anni, sono state drammaticamente confermate nel 2010. E’ questo quello che emerge dalla relazione sulle attività assistenziali effettuate dalle realtà della San Vincenzo nel 2010 nel territorio del Basso Piave.
L’associazione rileva una notevole diminuzione delle disponibilità economiche. “A fronte di pressanti richieste di aiuto da parte di tante famiglie – si legge nella relazione – che oltre a non poter far fronte al pagamento delle utenze domestiche, fanno realmente fatica a nutrirsi in maniera appropriata, c’è stata la riduzione drastica dei contributi concessi alle Onlus dal Centro di servizio per il volontariato. I Volontari per l’assistenza domiciliare, sempre tra i primi beneficiari dei contributi, sono passati da oltre 44 mila euro del 2007 a circa 10 mila euro nel 2010. Inoltre la Regione del Veneto ha comunicato che non verranno assegnati i contributi del 2009 né quelli del 2010, per di più, il 5x mille dell’anno fiscale 2008 non è ancora stato liquidato. Il Comune di San Donà ha contribuito con la somma di 5.000 euro”.
“A fronte della diminuzione dei contributi pubblici – continua Mario Loiola, referente dell’associazione – vi è per fortuna la risposta sempre generosa della cittadinanza, che continua a sostenere le attività della san Vincenzo e dei Volontari domiciliari. Inoltre il prelevamento, sempre sostanzioso, dei viveri Aima, della colletta alimentare e dei privati donatori presso il Banco Alimentare Regionale di Verona, ha consentito di mantenere un accettabile livello di assistenza per quanto riguarda la fornitura di generi alimentari di prima necessità. Per quanto concerne il pagamento di bollette, pervasi da un sentimento di impotenza, si è dovuto ridurre drasticamente tale sostegno”.
Le famiglie assistite nel 2010 ammontano a 380 (nel 2009 erano 276, con un aumento quindi del 36%!): sono state distribuite 1.025 spese viveri (nel 2009 erano state 820) del valore medio di 75 euro, per un totale di 76.875 euro di aiuti. Sono state pagate bollette di varie utenze per 3.450 euro e sono stati distribuiti prodotti per l’infanzia per 1.780 euro.
L’Associazione volontari assistenza domiciliare ha proseguito il trasporto giornaliero gratuito di ammalati bisognosi di cure oncologiche presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso: nell’anno appena concluso ne hanno usufruito 32 pazienti.
I volontari ospedalieri della San Vincenzo de’ Paoli hanno proseguito la loro opera di assistenza accanto agli ammalati presso il locale ospedale cittadino; in totale sono state 1.200 le ore trascorse accanto ai pazienti più soli.
Insomma, un’opera davvero molto preziosa a favore di tante persone e famiglie non solo straniere, ma anche sandonatesi, che negli ultimi due anni, sempre di più, come dimostrano i dati, risentono delle difficoltà economiche e faticano a mantenere dignitose condizioni di vita in una società, quella attuale, sempre più distratta e “cinica”.
Per chi volesse sostenere l’attività dell’associazione, è possibile contribuire con versamenti in denaro sul conto corrente della San Vincenzo de’ Paoli (le somme versate sono deducibili dall’Irpef) o al momento della dichiarazione dei redditi firmando per il 5 per mille alla San Vincenzo sandonatese (C.F. 93007470276).
Renzo Rossetto