Verbale del Consiglio pastorale parrocchiale di lunedì 26 gennaio 2015

Verbale del Consiglio pastorale parrocchiale di lunedì 26 gennaio 2015

Assenti giustificati: Alessandro Culatti Zilli, Santina Fregonese.

Dopo un momento di preghiera guidato da Elena Marigonda, Don Paolo ha introdotto brevemente il tema di cui al punto 1 dell’odg., accogliendo e presentando al Consiglio l’Assessore alle Attività Socio-Sanitarie, Asilo Nido, Pari Opportunità del Comune di San Donà (Sig.ra Maria Grazia Murer) e il Dirigente Politiche Sociali e Servizi alla persona (Dr.Giulio Antonini), gentilmente intervenuti ad illustrare la situazione del territorio in merito alle povertà e alla condizione sociale in generale.

Ha preso per prima la parola l’Ass.Murer, esprimendo anzitutto il suo apprezzamento per l’invito, visto che non sono frequenti le occasioni in cui trattare di questi temi con la cittadinanza. L’Assessore ha riferito che il suo impatto iniziale (nel Giugno 2013) con le tematiche del Settore in San Donà è stato fonte di grande preoccupazione, avendo subito preso atto che moltissime sono le persone da seguire, molto diverse le rispettive esigenze, e assai carenti (quando non mancanti) gli strumenti per farlo. Altre difficoltà derivano dal fatto che i dati di base sono sempre parziali e che il lavoro dei Servizi Sociali è oggi complicato ulteriormente dalla situazione di crisi economica e lavorativa. Servono dati precisi e sistematici: quelli attuali risalgono al Giugno 2013, perché non si dispone di dati relativi al periodo precedente.

Premesso un tanto la Sig.ra Murer è passata quindi ad enumerare e descrivere gli ambiti nei quali il Settore di competenza opera ed interviene, fornendo anche capillari dati numerici ed economici (che sono raccolti nell’allegato file, gentilmente fornito dall’Assessore). E ha quindi fatto riferimento a:
– famiglie in difficoltà abitative (con indicazione della casistica generale degli sfratti, prevalentemente dovuti a morosità, e delle iniziative -anche di emergenza- con cui si è cercato di farvi fronte);
-famiglie in difficoltà economica (con diritto al minimo vitale);
-individuazione dei problemi principali del momento (la casa e prima ancora il lavoro);
-problematiche minorili e sistemi di tutela (affido familiare e Comunità);
-difficoltà dell’adolescenza straniera (dispersione scolastica nonostante apparente integrazione);
-attività sin qui svolte (cercando di mantenere il bilancio ai livelli precedenti nonostante l’aumento delle domande) e dunque: Progetto dell’abitare sociale; Nido integrato; Giardino Segreto; Doposcuola vari; Altroké; convenzione scuole paritarie (privilegiando quelle parrocchiali e gli enti no profit); sostegno attività estive;
-progetti futuri (nuovo ISEE; collaborazione Università/Uneba-Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale).
L’Assessore ha concluso ricordando che le persone in stato di bisogno (di ogni tipo) sono molto più numerose di quelle che effettivamente si rivolgono ai S.S. e che i dati disponibili non inquadrano la reale situazione, molto più critica e diffusa di quanto emerga. Una situazione che denota profondo disagio e si esprime sia con la paura della solitudine, sia con la paura dell’altro.

E’ intervenuto a questo punto il Dr.Antonini, esprimendo con franchezza il senso di inadeguatezza che colpisce gli operatori di fronte alla constatazione dell’incapacità di rispondere efficacemente. Egli si è concretamente riferito alla misura dei voucher lavorativi; al progetto dell’abitare sociale, con le note problematiche date dalla necessità di sottoporre a ristrutturazione le case da assegnare (che in mancanza di lavori non sono assegnabili e rimangono inutilizzate) e dalla opportunità di fare attività di controllo per evitare abusi ed ingiustizie. Anch’egli ha rimarcato la conflittualità che caratterizza i rapporti interpersonali, le tensioni, la sfiducia e la paura dell’altro che emergono nelle situazioni di difficoltà.

Sono iniziati quindi anche gli interventi dei consiglieri. E’ stato richiamato (Stefano T.) il lavoro in rete del Centro di Ascolto con la S.Vincenzo (utile a fronteggiare gli “approfittatori”); il fatto che certi casi urgenti trattati dal CdA non siano rapidamente seguiti dai S.S.; il problema in “crescita” del gioco d’azzardo: il Dr.Antonini ha replicato che non sono molti gli strumenti in mano all’Amministrazione Comunale (l’unico attuale è la richiesta di giustificazione della spesa) e che il fenomeno del gioco è molto difficile da combattere perché di fatto risponde a precise “convenienze”.

Si è rilevato (Paolo F.) che dovrebbe essere intensificato il rapporto con le scuole e che vi è necessità di collaborare con gli insegnanti. L’Ass.Murer ha sottolineato che la crisi ha fatto “saltare” i precedenti meccanismi che consentivano l’approccio al lavoro: domanda e offerta di lavoro non si incontrano più. Si chiede se i rom davanti al supermercato siano assistiti dal Comune (Fabian B.): si risponde che non lo sono perché hanno rifiutato l’aiuto.

Viene rilevato con sorpresa e sconcerto (Renzo R.) il grandissimo divario tra spesa per i minori in famiglia (molto contenuta, al limite dell’esiguità) e spesa per l’assistenza in Comunità (a prima vista esorbitante). Viene rammentata l’estrema positività e delicatezza (Sandro G.) dell’affido familiare, che dovrebbe rientrare sempre più negli obiettivi del Comune. Viene inoltre chiesto quale sia la situazione degli anziani in San Donà (Sandro G.): si risponde che vi è la sistemazione “residenziale”, ma non è adeguata e la più parte del servizio è svolta dalle badanti. Vi è un accordo recente con la Casa di Riposo per organizzare un servizio semiresidenziale.

I graditi relatori si accomiatano infine (dopo i calorosi ringraziamenti del Consiglio) invitando i membri dello stesso a partecipare e far partecipare alle prossime giornate di “cittadinanza attiva 2015”, con dibattiti pubblici sui temi del sociale.

(…)

Data l’ora tarda non viene trattato il terzo punto dell’odg. (rinviato alla prossima seduta).

La riunione si scioglie alle ore 23.