18 Aprile 2025

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Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

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Spiritualità

Sintesi dei grandi temi paolini, di don Firmino Bianchin

Una prima area di approfondimento dalla Lettera ai Filippesi.

1. LETTERA AI FILIPPESI 1,3-11:

La partecipazione operosa alla comunione (koinonia) del Vangelo.

L’apostolo ricorda con una certa emozione i Filippesi, come coloro che hanno partecipato (koinonia v 5) con lui al Vangelo, dal primo giorno fino ad oggi; e con riconoscenza ringrazia Dio e prega per loro. Si tratta di una partecipazione senza intermittenze (dal primo giorno fino ad oggi). Paolo coglie successivamente degli sviluppi interessanti:

1. Un futuro positivo

V 6 “Colui che ha cominciato tra voi l’opera buona la porterà a compimento”: si profila un futuro positivo pieno di speranza da confrontare con le paure, le angosce e l’incapacità di senso di molta parte della cultura occidentale odierna.

2. Difendere e consolidare il Vangelo

V 7 La partecipazione comunitaria oltre che personale al Vangelo donatoci per grazia, chiede che questo valore sia custodito, difeso, consolidato e accresciuto attraverso l’impegno che Paolo definisce lotta e instancabile ricerca, al fine di gustarlo e comprenderlo nell’esperienza di vita (v 9) senza affievolimenti e ristagni.

3. Conoscenza ed esperienza

L’amore per il Vangelo deve far crescere la conoscenza e l’esperienza del Vangelo stesso fino ad essere ricolmi (v 11) dell’esistenza conforme al sogno del Padre (giustizia) irradiando i valori ricevuti (gloria) attraverso l’incessante azione di Cristo.

Raccogliendo i dati sul dono e sulla risposta

L’impegno scaturisce dal dono, la vita lo deve manifestare e difendere dalle inevitabili minacce che provengono dall’interno e dall’esterno della persona e della comunità. Il dono deve essere consolidato.

La koinonia si definisce prima di tutto come recezione interiore: aver parte alla grazia del Vangelo (fede) da cui deriva la collaborazione a tutto campo per difenderlo, accrescerlo e nel quale perseverare fino al giorno del Signore (v 10).

Si delinea così il cammino e la sfida che la comunità è chiamata a vivere nel suo oggi culturale ed ecclesiale. “Il Vangelo ci è dato per grazia: oltre la fede, oltre la speranza per giungere alla carità. Ascoltando, prima di tutto, aprendoci alla melodia di Dio, non avere sempre la pretesa di razionalizzare tutto, altrimenti non si va in porto”! (Benedetto Calati).

Il Vangelo poi è l’inizio e il compimento del cammino; esso traccia la direzione e il senso della vita.

Lo scopo? Diventare cittadini (appropriazione valoriale) del Vangelo senza farlo vergognare (cf Fil 1,27-30), cercando l’intima coesione della vita comunitaria, superando le minacce degli arrivismi, dei protagonismi fuori posto, desiderosi invece di servire e collaborare con la grazia del Vangelo.

Vivendo così la comunità e le singole persone si rafforzano e si potenziano attraverso percorsi appropriati (cf Fil 2,1-5) per condividere la capacità progettuale e sapienziale di Cristo.

per la riflessione

Come ricostruire una prospettiva di senso in una società definita liquida, fluida e poco consistente quanto a punti di riferimento?

Che significa oggi per noi difendere e consolidare il Vangelo?

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