Presentazione del libro su padre Sergio Sorgon

Ricordiamo padre Sergio, testimone di Fede e Carità.

La Fede della famiglia
Aveva undici anni quando Sergio partì dalla sua casa dispersa nella campagna del Sandonatese, per il Seminario Carmelitano di Verona, voleva diventare prete, vestito come quel Frate che era venuto a trovarlo in casa. Una settimana dopo la partenza, il papa scrisse una lettera al figlio in Seminario (lettera fedelmente conservata dal figlio) conteneva una promessa. “Dopo la tua partenza tutte le sere, nella recita del Rosario noi preghiamo per te, perché se il Signore ti chiama, tu segua fedelmente la chiamata” La santità eroica di un figlio, ha la sua radice nella Fede e la Preghiera della famiglia.

La Carità di un giovane missionario
Aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale da tre anni e contava ventotto anni di età. P Sergio scrisse una lettera al suo Superiore per chiedere di poter partire come missionario presso popoli di altri continenti. Era la Carità, che significa amore a Dio e al prossimo, che animava quella richiesta. Carità da testimoniare con il massimo della generosità. La Fede della famiglia e la Carità di un giovane, ha generato un Santo Martire.

Perché ricordare
Quando il 19 gennaio 1985 abbiamo accolto in Duomo la salma martoriata di P Sergio, abbiamo creduto, che ritornava tra noi il segno più vero della Fede e della Carità, che uno di noi era andato a testimoniare tra le popolazioni del Madagascar anche a nome nostro, dopo venticinque anni ricordiamo quel ritorno per non disperdere quei doni.

Don Bruno Gumiero