22 Aprile 2025

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Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

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Pastorale

La testimonianza evangelica negli ambienti di vita


◊ 9 Gruppo: CATECHESI BAMBINI

1) DIFFICOLTÀ
– Spesso la/il catechista viene reclutato in buone fede senza tener conto della sua preparazione, disponibilità, capacità di fare testimonianza, e mandato allo sbaraglio privo di alcun metodo di insegnamento e di una linea guida da seguire.
– Difficoltà dei bambini di prestare attenzione quando la lezione si svolge secondo il metodo tradizionale (usando il testo).
– Ogni anno arrivano al catechismo sempre più bambini che dimostrano di non avere supporto religioso alle spalle. Vi è un disinteresse totale o uno scarso coinvolgimento delle loro famiglie, per mancanza d tempo o di una fede solida. La conseguenza è che scarseggiano le presenze alla Messa domenicale o ai vari appuntamenti di Avvento o Quaresima e il loro approccio alla lezione, in alcuni casi, diventa disturbo per gli altri.

2) AIUTI
– Quando si chiede ad una persona di diventare catechista, è necessario informarla sull’impegno che questo incarico richiede, perché se è pur vero che vi è una carenza di persone che si mettono a disposizione, ed i bambini iscritti aumentano, è però indispensabile servirsi di catechiste che siano realmente disposte a donare il loro tempo, siano dotate di buona volontà, e che si sforzino a vivere quello che insegnano (diventando testimoni anche con il loro comportamento non solo con la parola). Una volta accettato l’incarico, però, esse devono essere supportate da una preparazione che preveda una linea guida e un metodo di insegnamento; infatti, per ora, ognuno fa un po’ a modo suo.
– I tempi sono cambiati, ma il catechismo è lo stesso da anni, il metodo dimostra di essere sorpassato e noioso per i bambini moderni. Si chiede quindi l’utilizzo di strumenti attuali che siano meno scolastici e più basati sulla sorpresa, capaci di creare un desiderio di conoscenza, prendendo esempio magari dai gruppi di animazione. Spesso il programma di catechismo va di pari passo con quello svolto a scuola e per i bambini diventa una ripetizione di cose già sentite, a scapito dell’attenzione. A questi ragazzi, carichi di troppe informazioni nozionistiche, mancano occasioni in cui stare in silenzio e creare una certa atmosfera. Sarebbe molto utile perciò integrare la lezione con momenti di riflessione, preghiera e di adorazione, già sperimentati negli scorsi anni in Parrocchia con ottimi risultati, anche perché la preghiera in famiglia è sempre più in disuso, soprattutto quella comune. Sarebbe opportuno aiutarli a creare una relazione personale tra loro e il Signore Gesù, riuscendo a far cogliere il fascino della sua personalità e della sua parola, rapportandola ai giorno nostri e alle nostre problematiche; per far questo, si possono utilizzare filmati o, meglio ancora, testimonianze di persone che vivono e operano nel Vangelo e raccontano la loro gioia nel metterlo in pratica (missionari, volontari…)
– Forse è il caso di creare un ponte tra le famiglie e chi fa catechismo: c’è bisogno di maggior contatto. Si potrebbero organizzare incontri di catechismo per i ragazzi e genitori assieme e, una volta l’anno, il sacerdote di riferimento potrebbe far visita in casa loro (molti affermano di sentire la necessità di un contatto più confidenziale con un sacerdote).
È importante anche per la catechista avere un rapporto amichevole con i genitori dei suoi ragazzi ma, se in alcuni casi non si riesce a far presa sulle famiglie, è utile puntare sui bambini perché, se affascinati, saranno loro a far da traino. Si suggerisce di non trascurare l’importanza della Messa domenicale per i bambini del catechismo, poiché se è resa più a misura loro, sentendosi in parte protagonisti, vengono molto più volentieri e riescono a coinvolgere anche quei genitori che trovano tutte le scuse per mancare.
Si è notato che i bambini che vengono a catechismo sono di due categorie: una che ha una buona conoscenza dei principi base della vita cristiana; una seconda che manca di tutto ciò e magari in famiglia ci sono dei problemi seri. Per aiutare questi ultimi dobbiamo impegnarci a dare loro più amore; è necessario entrare in sintonia (ecco perché diventa fondamentale la scelta del catechista) e dedicare loro più tempo rispetto agli altri, cercando di avvicinare “con tatto” le famiglie. Per questi bambini forse si rende necessaria una presenza più costante del sacerdote (il quale ottiene maggior effetto visto il suo ministero rispetto ad un laico), che potrebbe proporre alle famiglie di iniziare un cammino comune.

 

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