Filippo Gorghetto diacono
In occasione della professione perpetua, avvenuta il 16 settembre 2007 a Mestre, Filippo Gorghetto si presentava…Ciao, sono Filippo, per molti più conosciuto come Ici; ho 27 anni, e sono salesiano da 6. Provengo dall’oratorio di San Donà di Piave, che dicono essere il più bello del mondo (!!!). In questi anni sto studiando teologia a Torino, per prepararmi a diventare sacerdote.
Raccontaci il tuo incontro con il carisma salesiano
I salesiani li ho conosciuti all’oratorio, nel quale ho cominciato i gruppi ancora prima di andare alle elementari; il primo camposcuola, addirittura, l’ho fatto a 6 anni. Ma se è vero che ho vissuto per molto tempo in un ambiente salesiano, è altrettanto vero che lo spirito di don Bosco l’ho incontrato man mano che crescevo. Uno dei momenti cruciali che mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze è stato in prima superiore, quando ho cominciato a fare l’animatore del grest-per-er-punto verde; ancora più in profondità quando mi è stato chiesto di fare animazione ad un gruppo delle elementari tutto l’anno.
Purtroppo, non ho sfruttato al meglio la presenza dei salesiani in oratorio; la loro presenza mi sembrava infatti talmente scontata da non sentirmi stimolato ad un maggiore approfondimento della figura di don Bosco. Anzi, se posso dare un consiglio a chi sta leggendo: non bisogna stancarsi mai di conoscere don Bosco, ne ha davvero tante da insegnare, prima di tutto per la vita, e anche per l’animazione.
Come hai compreso che il Signore ti chiama proprio a consacrarti a Lui nel carisma salesiano?
Sembra scontato che adesso sia salesiano, ma vi assicuro che fino alla quarta superiore non ci avevo mai pensato; certo, comunque avrei fato qualcosa con i salesiani, ma una scelta così radicale non mi era mai passata neppure per l’anticamera del cervello. Poi molte esperienze mi hanno spinto a chiedermi cosa fare nella vita e quindi a scegliere.
Dovessi sceglierne due, una è sicuramente l’aver conosciuto alcuni salesiani davvero contenti della scelta che avevano fatto; li vedevo così contenti che mi sono detto: io voglio fare come loro. Certamente le motivazioni cambiano, ma questo mi ha aiutato molto. Un secondo aspetto che mi aiutato a capire che il buon Dio mi chiamava è stato avere una guida spirituale, cioè un salesiano che mi ha aiutato a leggere quello che stavo vivendo, e mi ha aiutato a capire che quello che sentivo, che vedevo, che provavo, che vivevo, aveva un significato, e mi indicava una strada.
Gesù: chi è stato per te? Chi è ora?
Quando ho cominciato a fare animazione ero talmente affezionato a don Bosco che pensavo venisse prima di Gesù; pian piano ho capito che senza Gesù non ci sarebbe neppure don Bosco.
Bella domanda, però. E seria. Esigerebbe una risposta altrettanto seria, che non so dare. Gesù è Colui che per me, e per tutti, e morto in croce e Dio lo ha risuscitato; solo per questo esige rispetto e soprattutto esige, da parte mia, la fedeltà di ogni giorno alla sua chiamata.
Un scelta ‘PER SEMPRE’: non ti fa un po’ paura?
Assolutamente no. Se mi facesse paura, forse non avrei fatto questa scelta. Anzi, il per sempre mi da ancora più voglia andare avanti. Sono consapevole però che il per sempre richiede di essere fedele giorno per giorno, che non è cosa da poco. Ma se questa consapevolezza è fondata sulla convinzione che per primo è stato fedele Lui, e continua ad esserlo, perchè avere paura? Nei vari inviti che ho mandato, non ho chiesto di pregare per il giorno della professione perpetua, quanto, appunto, per l’impegno di fedeltà che mi aspetta dopo.
A te giovane che stai pensano alla vita consacrata salesiana vorrei dire….
Se senti che il buon Dio ti chiama, non sai cosa ti perdi ad aspettare, a tentennare. Se il Signore ti chiama alla vita salesiana, vuol dire che lì sei felice; vorrai mica essere infelice per tutta la vita?!?!
fonte: https://www.donboscoland.it/