Comunità parrocchiale Anno 90 n.1 – Pasqua 2025
Comunità parrocchiale Anno 90 n. 1 – Pasqua 2025
“Cristo è la nostra speranza”
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L’editoriale di don Massimo: “Pellegrini nella speranza, verso il centenario del Duomo”
Il giubileo che stiamo attraversando quest’anno ha una radice biblica: per restare fedeli all’alleanza con Dio il popolo di Israele era chiamato a vivere un tempo annuale di riposo dopo sette settimane di anni. Così riposava la terra, c’era la liberazione dai debiti accumulati nel tempo e a chi aveva perduto la terra o la libertà venivano restituite.
Gesù ha esteso l’anno di grazia a tutta l’umanità. Il Figlio di Dio è venuto a donare la grazia della liberazione e della misericordia a tutti.
La Chiesa annuncia il primato di Dio e della sua grazia per permettere a noi tutti un tempo di contemplazione e di riposo, per ritrovare il senso delle cose che viviamo, per riscoprire la gioia del perdono, per imparare a contemplare tutto con lo sguardo di Dio, benedicendolo per il dono della vita.
Ogni venticinque anni la Chiesa propone a tutti il giubilo per il perdono dei peccati. Così avvertiamo che anche i mali commessi non possono bloccare l’opera di Dio in noi e nel mondo; così scopriamo che il Padre sta preparando un futuro di pienezza di vita e comunione per tutti. Questa certezza infonde speranza nel pellegrinaggio che stiamo compiendo.Certo, ci sono tanti motivi che preoccupano: l’inverno demografico, le guerre che non conoscono tregua, la crisi di fede e di riferimenti autorevoli dell’Occidente, le violenze quotidiane che la cronaca ci fa conoscere; anche le fatiche personali possono appesantirci, ma sappiamo per esperienza che dopo ogni inverno arriva la primavera e proprio quando la notte è più oscura si presenta l’aurora di un nuovo giorno.
Così possiamo dire che in virtù della speranza non possiamo abbandonare la lotta della vita, non ci adagiamo rassegnati ai margini della strada ma camminiamo insieme verso il compimento che Dio ci promette, verso la novità che lo Spirito sta suscitando attraverso la testimonianza operosa di tante umili persone che ogni giorno si impegnano con perseveranza, portando avanti, magari anche a loro insaputa, la costruzione del Regno di Dio su questa terra.
Un segno di speranza per noi sandonatesi sono stati i cinquanta giovani che hanno accettato la proposta di vivere gli esercizi spirituali in Duomo: una esperienza che ha permesso di gustare l’amore di Dio, la potenza della Sua Parola che cambia il cuore.
Un altro segno di speranza sono i quaranta adulti che hanno partecipato al pellegrinaggio in Turchia sui passi di San Paolo, San Giovanni e le prime comunità cristiane, riscoprendo le tracce dei primi Padri della Chiesa. Un viaggio che ha permesso di rinnovare la fede nel Signore e l’appartenenza alla Chiesa.
Ora siamo prossimi alla Pasqua del Signore: il Suo dono in croce e la Sua risurrezione sono il fondamento della nostra speranza, perché la Sua fedeltà non viene mai meno e fa fiorire vita nuova. Attendiamo di vivere insieme questi giorni tanto luminosi e densi di presenza divina, accostandoci al sacramento della riconciliazione per ricevere il perdono che ci restituisce l’identità filiale.
E prepariamoci come comunità parrocchiale a vivere il centenario della dedicazione del Duomo, che sarà il prossimo venerdì 19 settembre 2025. In tale occasione ci sarà una mostra fotografica, uno speciale annullo filatelico, la presentazione di un nuovo libro sulla storia del Duomo, la celebrazione della Madonna del Colera con il vescovo Michele.
Come già sappiamo, proprio in occasione del centenario, il vescovo ha stabilito che il Duomo sia chiesa giubilare da lunedì 15 settembre fino a mercoledì 24 settembre, giorno della ricorrenza della festa della nostra patrona, Santa Maria delle Grazie. Sarà una occasione speciale per rafforzare la nostra fede nel Signore e la comunione tra noi, uniti dalla speranza che ha sostenuto quanti ci hanno preceduto nella ricostruzione civile e morale di San Donà dopo la Grande Guerra, una speranza che desideriamo possa animare anche i nostri passi.
don Massimo