L’editoriale di don Paolo: “Un grazie sincero”
Desidero aprire questo numero del nostro Giornalino esprimendo la mia gratitudine a tutti i componenti del Consiglio Pastorale Parrocchiale che hanno concluso il loro mandato quinquennale e, in particolare, a coloro che hanno manifestato, per vari motivi, l’indisponibilità a continuare per un altro mandato.
Insieme, abbiamo affrontato un periodo piuttosto impegnativo, ma certamente stimolante, a causa dei forti cambiamenti in atto, sia a livello sociale che ecclesiale. In particolare abbiamo dovuto affrontare l’epidemia di Covid che ha bloccato tutte le nostre attività pastorali e non ci ha permesso di celebrare nemmeno l’Eucaristia domenicale. L’emergenza sanitaria ha messo in luce, da una parte, le risorse spirituali che la comunità cristiana aveva in sé (penso a come alcune famiglie hanno saputo organizzarsi per la preghiera quotidiana e domenicale), ma, dall’altra, ha rivelato anche le fragilità, le immaturità.
Aspetti dei quali eravamo già abbastanza consapevoli, ma che il periodo del lockdown ha evidenziato con maggiore chiarezza. Sappiamo che in questa emergenza alcune famiglie si sono divise e alcuni cristiani hanno abbandonato la pratica religiosa.
Come ci ha ripetuto più volte papa Francesco, in questi anni, anche come Consiglio Pastorale siamo diventati più consapevoli che un’epoca è definitivamente tramontata e che non possiamo più continuare con lo stile pastorale del passato. Dobbiamo assumere un profilo più missionario e smettere di convocare le persone nelle nostre strutture per le nostre proposte formative. Siamo diventati più consapevoli che dev’essere la comunità cristiana ad uscire e diventare missionaria, per raggiungere i fratelli e le sorelle, là dove sono e vivono la loro esistenza quotidiana, con le gioie e i dolori che li accompagnano.
Sollecitati dal cammino sinodale, prima con il vescovo Gardin e poi con il vescovo Tomasi, ci siamo esercitati in un ascolto impegnato della parola di Dio, delle varie situazioni problematiche e anche di ciò che usciva dalla nostra mente e dal nostro cuore. Abbiamo vissuto delle condivisioni nelle quali si respirava la presenza dello Spirito Santo che ci accompagnava e ci illuminava.
Io, come dicevo all’inizio, desidero ringraziare di cuore tutti i componenti il Consiglio Pastorale per il servizio reso alla comunità e per l’aiuto che hanno offerto anche a me, pastore inesperto, per servire la comunità cristiana del Duomo di S. Donà. I loro consigli mi hanno fatto riflettere e mi hanno illuminato su varie questioni e aspetti della vita parrocchiale. Ora ci prepariamo ad accogliere e far lavorare il nuovo Consiglio Pastorale, che erediterà un impegno missionario non semplice, ma, con la grazia di Dio, possibile e augurabile.
Lo Spirito Santo non ha mai abbandonato la Chiesa di Cristo, anzi l’ha sempre illuminata, secondo le esigenze dei tempi, e le ha donato la forza necessaria per attuare novità inedite e coraggiose. Lo farà ancora, anche per la nostra comunità cristiana di S. Donà.
Don Paolo Carnio