Venerdì 23 gennaio si prega in Cattedrale per l’unità dei cristiani
Fonte: La Vita del Popolo.it
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), quest’anno ha per titolo “Dammi un po’ d’acqua da bere”, la richiesta che Gesù, stanco del cammino, ha rivolto alla donna samaritana presso il pozzo di Giacobbe (Gv 4,7). Il tema è stato proposto da una commissione mista del Brasile. Lo sfondo è la situazione del proprio paese, in cui l’86% della popolazione si dichiara cristiana, ma negli ultimi anni si è registrato un crescendo di violenza, in particolare contro le minoranze e i più vulnerabili: le persone di colore, i giovani, gli omosessuali, le persone che praticano le religioni afro-brasiliane, le donne, gli indigeni.
La sottolineatura che viene data dalla Commissione è che “il testo presenta l’importanza per ciascuno di noi di conoscere e comprendere la propria identità, cosicché l’identità dell’altro non sia vista come una minaccia. Se non ci sentiremo minacciati, saremo in grado di sperimentare la complementarità dell’altro. Nessuna persona, nessuna cultura da sola sono sufficienti! […] bere l’acqua dal pozzo di qualcun altro è il primo passo per sperimentarne il modo di essere e giungere ad uno scambio di doni che arricchisce. Laddove i doni degli altri vengono rifiutati, viene causato molto danno alla società e alla Chiesa”.
Il momento culminante, in diocesi di Treviso è la Veglia ecumenica, fissata per venerdì 23 gennaio 2015 alle 20.30 in Cattedrale a Treviso, per compiere un passo verso l’unità, raccogliendo le nostre diversità e condividendo l’acqua da bere che ciascuno ha da offrire per le necessità di tutti.