Scrive Antonio Cibin, coadiutore salesiano. Mail del 19 aprile 2009

Ho ricevuto la vostra lettera del 5 aprile. É un grato ricordo del gruppo missonario di San Donà che ricorda tra i missionari partiti da San Dona, anche me. Ve ne sono cordialmente riconoscente.

Debbo anche ringraziare, con l’occasione, il gruppo missionario “P. Sergio Sorgon”, della recente offerta lasciata nelle mani di mio fratello Luigino tramite la Dirce.

Questi aiuti, offerte, li sto utilizzando a favore di alcuni giovani di Matriz di Camaragibe, Alagoas, figli di lavoratori della canna da zucchero, che frequentano l’Universitá, in condizioni inimmaginabili in Europa. Fanno lavoretti durante il giorno, poi alle 16:00 con la  scalcinata corriera messa a disposizione dal sindaco, partono per Maceió dove ha sede la facoltá… Lezioni  dalle 19:00 alle 22:15, quindi rientro, sempre dopo mezzanotte.

In non poche occasioni gli studenti si devono tassare per comperare il combustibile, per  rientrare o per pagare piccole riparazioni per le quali il sindaco afferma che non ci sono soldi.

Ho gradito la copia della COMUNITÁ PARROCCHIALE.

 

Ho letto con piacere la riflessione di d. Gino sulla Pasqua e crisi economica, di d. Bruno Gumiero, dando testimonianza della sua vita di sacerdote, di d. Marco e di d. Franco Marton. Quest’ultimo l’ho conosciuto a Verona, nel corso di preparazione dei Missionari.

Lo “SPECIALE”, del vescovo Poletto, é una bellissima riflessione. Grazie di tutto.

Mio cugino P. Francisco Cibin, é stato trasferito ad una parrocchia di Natal, vicina, sono sui 300 km. Era venuto qui, nella parrocchia Dom Bosco, una delle periferie della cittá di Recife, dieci anni fa. I parroci salesiani normalmente rimangono 9 anni, lui ne há fatti dieci, uno in piú perché stava ultimando la ristrutturazione di una chiesa. É stato un pastore solerte, dedicato, efficiente. In primis sempre la cura delle anime, inserite nella dura realtá della periferia di Recife, con sguardo al futuro.

Il Signore gli conceda di continuare il suo dedicato lavoro in Natal, nella periferia di GRAMORÉ, nella parrocchia dom Bosco.

Continuo con il mio lavoro nell’economato e nel pomeriggio, accompagno una grande scuola profissionale, con poche risorse economiche, per portare avanti l’educazione di tanti giovani, ragazzi e ragazze, che si preparano ad affrontare la vita. Vorremmo farne, come diceva don Bosco, nostro fondatore, “Buoni cristiani e onesti cittadini”. É uno sforzo grande. La societá di oggi, molto erotizzata, con molti mezzi, presenta e offre ben altri valori. Dentro le nostre possiblitá facciamo del nostro meglio, con coraggio e perseveranza.

Marco, finisco qui per correre altrove.  Ci conto che a mio nome ringrazierai tutti i componenti del Gruppo Missionário P. Sorgon, assicurando del mio fraterno ricordo, nella preghiera, nella vita di ogni giorno.

Con stima e riconoscenza.

Antonio Cibin

Inspetoria Salesiana do Nordeste do Brasil

Recife Pe, BRASILE