11 Febbraio 2025

Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

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CatechesiPastorale

Maggio: Suggerimenti per genitori con bambini da 0 a 6 anni

Suggerimenti per il mese mariano dai Catechisti battesimali
Cari genitori,
oggi avete aggiunto i primi “dieci mattoncini” al disegno posto accanto al Fonte battesimale. Rappresenta il duomo, la casa grande, ma rimanda anche a ciascuna nostra casa. Scrive papa Francesco nella lettera alle famiglie “Amoris laetitia”:”Se i genitori sono le fondamenta della casa, i figli sono come “le pietre vive” della famiglia”. Noi, accanto a voi, vediamo i nonni, i padrini, le madrine, l’intera nostra comunità. Ecco il senso dell’accoglienza che oggi abbiamo realizzato. Più volte nei pensieri che abbiamo condiviso negli incontri in preparazione al battesimo è ritornata la frase “Conoscere Gesù”. Tutti insieme siamo chiamati ad accompagnare i nostri piccoli ad incontrare Gesù.
Il calendario cristiano e l’anno liturgico ci possono aiutare in questo cammino con attenzione ai bambini piccolissimi, alla vita delle nostre famiglie e agli appuntamenti in parrocchia.
I bambini sono sensibili alla ritualità. Ripetere più volte le stesse cose dà loro sicurezza. Le imparano con facilità e gioia se gli adulti le fanno con loro. In tutte le case si vivono alcuni gesti in modo ripetitivo, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Oggi le famiglie hanno abitudini ed usanze molto diverse tra loro e dai tempi passati; ogni famiglia deve scoprire e forse costruire la propria ritualità. Alcune abitudini e tradizioni di famiglia sono belle, si ricordano volentieri e formano un filo che lega le diverse generazioni. (Dal Catechismo dei bambini pag. 147).
Il giorno del battesimo, nel rito di accoglienza, siete stati invitati a segnare con il segno della croce i vostri figli. E’ bello ripeterlo sulla loro fronte come segno di benedizione al mattino e alla sera. Come è molto significativo per i figli vedere in casa i genitori che si fanno il segno della croce (Dal Catechismo dei bambini pag. 38).
A questo proposito è molto interessante il capitolo del CdB “Il dialogo dei bambini con Dio” da pag. 140 che così si esprime: “Nei primi mesi di vita i bambini non hanno gesti e parole per pregare. Comunque la grande sensibilità che possiedono permette loro di intuire ciò che vivono le persone che stanno loro intorno. In braccio alla mamma e al papà in preghiera, anche un neonato, a suo modo, partecipa al loro dialogo con Dio. Però man mano che crescono vanno iniziati alla preghiera …. “.
I SEGNI. Ciascuna casa ha i suoi segni: gesti e cose che manifestano un determinato stile nel vivere. Alcuni di questi segni, in modo particolare, legano la quotidianità a Dio. Papà e .mamma che pregano sono i più grandi segni viventi che un bambino possa vedere. Il loro atteggiamento raccolto o silenzioso, le loro mani giunte, il libro che leggono, l’immagine che guardano prendono significato ed invitano alla preghiera….. Il Crocifisso o qualche immagine sacra rappresentano ai loro occhi qualcuno, misterioso ma reale, con cui parlare (Dal Catechismo dei bambini pago 150).
Tra le immagini religiose che ci sembra bene proporre fin dal primo anno di vita, quella della Madonna con il Bambino, è certamente la più adatta.
Quasi sempre questa immagine ha già un posto nella casa. Si tratta ora di porla accanto al lettino del piccolo (o di rendergliela facilmente visibile). L’immagine deve essere presentata con parole semplici, in un momento favorevole in cui il bambino è predisposto a raccogliere
la comunicazione. Non dobbiamo preoccuparci della comprensione piena del messaggio. Innanzi tutto il bambino è sempre interessato alle comunicazioni che gli si danno con amore, a essere coinvolto in ciò che lo riguarda e lo circonda. Delle nostre parole egli coglie sempre il tono affettivo, l’intenzione profonda. Naturalmente dopo questo momento iniziale si troveranno altre occasioni per portare, con sobrietà e misura, l’attenzione del piccolo su quell’immagine, fino a farla diventare per lui familiare, legata al mondo degli affetti. C’è un’altra cosa da dire. La dimestichezza che il bambino acquisisce con questa immagine lo metterà presto in grado di identificarla in altri contesti: in casa dei nonni, in chiesa, nei capitelli che si incontrano per strada o nelle gite …. E sarà spesso lui a indicarla come qualcosa che gli è consueta, che fa parte del suo mondo (magari inviandole un piccolo bacio).
L’immagine della Madonna con il Bambino può fornire lo spunto per un nuovo piccolo rito in famiglia. La sera, prima (o dopo) il segno della croce sulla fronte, uno dei due genitori (o magari entrambi) possono mettersi con il bambino di fronte all’immagine e recitare l’Ave Maria oppure rivolgerle un piccolo saluto…
(I suggerimenti sono tratti dal libro “Nasco, cresco e dico Gesù” di Fabio Narcisi)
Con un saluto cordialissimo dai catechisti battesimali del duomo e …..
buon mese di maggio