14 Febbraio 2025

Duomo di San Donà

S. Maria delle Grazie – Diocesi di Treviso

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MissioneVite da raccontare

La testimonianza diventa mandato: il ricordo di p. Sergio Sorgon a 40 anni dalla morte

Nella messa solenne delle 10.30 del 5 gennaio 2025, seconda domenica dopo Natale, nella parrocchiale di Fiorentina si è ricordato il missionario carmelitano scalzo padre Sergio Sorgon, figlio di questa terra, ucciso in Madagascar il 7 gennaio 1985. L’eucarestia è stata presieduta dal vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi, concelebranti il parroco don Paolo Zago, il vicario foraneo don Massimo Gallina e dodici Carmelitani Scalzi della Provincia Veneta, provenienti da Treviso, Venezia, Verona e Brescia; tra loro vi erano anche i sandonatesi p. Italo Padovan e p. Marcello Sorgon.

Nella gremita chiesa di Fiorentina, dedicata alla “Esaltazione della Croce”, vi erano poi le autorità civili, tra cui il sindaco Teso, e molti parenti ed amici del Carmelitano.

All’omelia, il vescovo Michele ha ricordato l’impegno di p. Sergio per il bene delle persone a lui affidate, nelle parrocchie qui in Italia e poi in Madagascar, anche da vicario episcopale nella Chiesa malgascia che lo aveva accolto sin dal 1969 e che lui serviva. La sua è stata una testimonianza quotidiana di impegno, dedizione, di annuncio del Vangelo, di trasformazione di questo annuncio in una attività di bene: questa è la testimonianza che lui ha dato, per la quale noi oggi ringraziamo assieme il Signore. Ma ci dà anche un impegno: la testimonianza diventa mandato.

Oggi – ha continuato il Vescovo – possiamo pregare anche p. Sergio, che interceda perché ci faccia testimoni quotidiani, ma radicali, in questo nostro tempo, per fecondare questo nostro tempo dell’amore eterno di Dio, testimoni gioiosi di un annuncio che si fa vita nelle nostre relazioni. Siamo vivi nel Signore, siamo vivi in eterno, siamo chiamati ad amare, siamo stati generati nell’amore e per l’amore, ed anche se le tenebre sembrano così buie, anche se il tempo sembra così oscuro, ciò che ha vinto è l’amore, la croce di Cristo; la sua risurrezione, la testimonianza che le dà la Chiesa a tutte le genti. Chiediamo di essere veramente corpo di Cristo, testimoni di amore, costruttori di comunione.

Al termine della celebrazione p. Giuseppe Pozzobon, Superiore della Provincia Veneta dei Carmelitani, ha ringraziato il Vescovo e tutti i presenti per questo ricordo e memoria di p. Sergio Sorgon che ha dato la sua vita 40 anni fa, anzi gli è stata tolta, ma lui l’aveva donata e il Signore l’ha presa.

Grazie ad una sua recente visita in Madagascar, p. Giuseppe ha potuto vedere come questa morte sia stata feconda in quella terra, dove presto ci sarà una provincia religiosa dei carmelitani (ora è ancora “commissariato”); è una realtà religiosa molto numerosa e con tantissime vocazioni, di tanti giovani. Ha continuato p. Giuseppe: Veramente grande è il segno dell’amore che ha dato quest’uomo, che ha lavorato come pastore, come carmelitano, il quale poi ha dato la vita che è stata feconda. È un segno per noi perché, quando uno dona sé stesso, in nome di Cristo e per la chiesa, questo è un gesto fecondo. È quindi un augurio anche per questa comunità, è un richiamo anche per noi perché anche noi diamo la vita in modo tale che sia feconda.

Per l’occasione questa parrocchia ha curato un libretto in memoria, con testi e numerose foto di ricordo di p. Sergio.

M.F.