La Politica e la Chiesa
Era l’estate di 70 anni fa, esattamente il 22 luglio del 1945, a poche settimane dalla liberazione delle nostre terre, quando mons. Luigi Saretta pubblicava sul Foglietto parrocchiale queste sue riflessioni su un tema più che attuale.
“Ci fu domandato: «I Preti faranno della Politica?»
Rispondiamo con un’altra domanda: «I Partititi faranno della religione o dell’anti-religione?»
Noi Sacerdoti vorremmo che partiti non ce ne fossero: tutti i nostri parrocchiani sono nostri figlioli, hanno tutti un’anima, che dobbiamo salvare.
Vorremmo che tutti lavorassero d’accordo per il bene comune: senza imposizioni, senza minacce, senza violenze, con onestà, con serenità, con sincerità, con carità.
Nessuno può meravigliarsi di questa affermazione.
Che vi siano diverse correnti politiche può essere un bene: il controllo reciproco e la mutua emulazione sono mezzi efficaci di progresso e una salvaguardia dalle dittature, che violano la libertà.
Noi vorremmo che si applicasse nella vita dei partiti ciò che la sapienza dei secoli ha detto per le lotte del pensiero: «Nelle cose necessarie l’unità; nelle cose dubbie, discutibili, la libertà; in tutte le cose la carità», cioè il reciproco rispetto, la vicendevole comprensione, la mutua fiducia.”
A cura di M.F.


