La nuova fase della Casa Alpina.
Sabato 26.giugno 2007, sono salite a Valle di Cadore più di duecento e cinquanta persone: bambini e ragazzi del tempo della colonia, ex vigilatrici, vecchi e attuali operatori culinari, animatori di ieri e di oggi, coppie giovani e meno giovani, familiari dei componenti del Rotary club, impresari e operai, professionisti e autorità, cantori e coristi e persone contente che l’opera sia riaperta e torni a svolgere la sua importante funzione educativo-formativa…
Alle 11.00 la preghiera di benedizione presieduta dal parroco, il taglio del tradizionale nastro, la visita agli ambienti, ridisegnati e riordinati, con le suppellettili e l’arredo completamente messi a nuovo, al punto da ricavare l’impressione di trovarsi in una casa del tutto diversa e migliore. E’ stata una bella festa. coronata da un tempo sufficiente di sole per pranzare all’aperto e per inaugurare la nuova grande sala del seminterrato col primo scroscio di pioggia. Il tutto con la regia discreta e meticolosa di Primo Cuzzolin, che per l’occasione ha anche preparato una preziosa memoria dal titolo: “Storia di una casa di montagna”.
L’impegno di riaprire con il mese di luglio è stato mantenuto. La nuova casa ha ospitato nove gruppi per una settimana ciascuno, più la tre-giorni della Società S. Vincenzo de’ Paoli. E’ stato un tempo di rodaggio per la nuova cucina, per i nuovi ambienti comunitari (salone e terrazze), per le nuove stanze con bagno. Dalla verifica di questo tempo di primo avvio saranno tratte le indicazioni necessarie per tracciare le regole del buon funzionamento dell’uso della casa per il prossimo anno, a salvaguardia della nuova struttura e a migliore servizio degli utenti. Prima decisione: un comitato di gestione, che collabori con il referente per mantenere la casa agibile allo scopo statutario. Tocca ai giovani sperimentare la funzionalità della casa in tempo invernale. Tra Natale e primo dell’anno sono prenotati tre-giorni di preghiera e riflessione e un po’ di sci, per i giovanissimi di AC e tre-giorni per gli animatori, da vivere in autogestione con la partecipazione di don Edy. Saliranno anche un gruppo di giovani famiglie ai primi di gennaio.
(dal foglietto parrocchiale Anno 72. N° 3. Natale 2007)