Il saluto di don Gino Perin
Audio: Omelia di don Gino alla messa delle 9.30 in Duomo |
Il mio servizio pastorale tra voi si conclude, dopo quindici anni, non senza un velo di nostalgia, ed è giunto il tempo di salutarci nel Signore. Lo faccio in forma di benedizione e di augurio. Desidero perciò salutarvi con le parole che Gesù ha rivolto ai suoi amici la sera stessa della risurrezione: “Pace a voi!”. Rimanga e cresca in ciascuno di voi e nelle vostre famiglie questo dono comprensivo di tutti i beni messi a nostra disposizione dalla fede cristiana.
Pace e misericordia abbiamo cercato nella conoscenza più approfondita della Parola del Signore, pace e amore abbiamo sempre promosso nei nostri incontri formativi e sacramentali.
Pace, giustizia e solidarietà abbiamo cercato di praticare, applicando alla vita di ogni giorno le conseguenze sociali del Vangelo, mediante la pedagogia della sobrietà per la condivisione personale e comunitaria, religiosa e civile.
Vi sono debitore di molte cose, ma vi devo benedire soprattutto per le corali e insistenti preghiere che avete fatto nel tempo della mia grave malattia, per le quali ritengo di essere stato richiamato a stare e camminare con voi fino ad oggi.
Se abbiamo capito qualcosa del Vangelo, continuiamo a “stimarci a vicenda” per onorare tutte le legittime diversità (persone, famiglie, gruppi, associazioni, volontariati, istituzioni…), rendendole preziose per costruire una vita veramente fraterna, sostenuti dalla fiducia che alla fine il bene sempre vincerà sul male.
E quando cercheremo di capire come vivere la testimonianza evangelica nella società di oggi, apriamo qualche testo del Concilio Vaticano II e muoviamoci con coraggio sulla strada che lì ci viene indicata. Per questo ricordiamoci sempre nella preghiera.
Vostro ‘fratello tra fratelli’ in Cristo.
don Gino.
San Donà, 25 agosto 2013