Il 60° di Ordinazione Sacerdotale di don Francesco Santon
Il 20 giugno ricorre il 60° anniversario della mia Ordinazione Sacerdotale. Monsignor Arciprete – che ringrazio – mi ha chiesto di rendere partecipe della ricorrenza anche la comunità parrocchiale del Duomo, con qualche riflessione particolare.
La ricorrenza giubilare mi fa rivivere spiritualmente luoghi, persone ed attività del mio lungo ministero sacerdotale.
Mi rivedo, anzitutto, gioioso e trepidante, il 20 giugno del 1954, quando nel Tempio di S. Nicolò di Treviso ho ricevuto l’Ordinazione Sacerdotale dal Vescovo Mons. Antonio Mantiero, presente pure il Vescovo sandonatese missionario Mons. Fulgenzio Pasini.
Mi rivedo in curiosa attesa di conoscere la mia prima destinazione di ministero, per il servizio della Diocesi.
Mi rivedo nel primo impatto con la realtà del ministero sacerdotale.
La Provvidenza mi ha condotto ad esercitare il ministero in diverse comunità della Diocesi. Mi è caro e doveroso, in questa circostanza, ricordare le tappe più significative.
Ho prestato servizio anzitutto fra gli studenti del Collegio Pio X di Treviso, in qualità di Assistente degli alunni del Liceo Scientifico. Sono stato poi cappellano a Croce di Piave, a Musano di Trevignano, a Riese Pio X. Nel mese di febbraio del 1972 sono stato nominato parroco di S. Andrea in Treviso. Nel 1978 sono stato trasferito a Villorba. Nel 1991, dopo la rinuncia alla parrocchia di Villorba, ho ricevuto la nomina di Penitenziere del Duomo di S. Donà, esercitando il particolare ministero delle Confessioni per 22 anni.
Non c’è comunità cristiana che non abbia qualche cosa di originale per meritare attenzione e riconoscenza. In ognuna delle sopracitate comunità cristiane, seppure con mansioni diverse, ho fatto esperienza di nuove grazie e di arricchimento umano, cristiano e sacerdotale, avendo costantemente presente la santa preoccupazione di favorire il passaggio della comunità cristiana da una religiosità tradizionale, ad una religiosità di convinzione. Detto in poche parole, il metodo di evangelizzazione seguito nel corso del mio ministero sacerdotale è stato principalmente quello di aiutare gli interessati (gioventù e adulti) a fare una scelta religiosa libera, cosciente e coerente.
Per tutto quello che la Divina Provvidenza mi ha riservato, dico GRAZIE.
Grazie anzitutto al Signore perché – nonostante la mia indegnità – mi ha associato al suo ministero di salvezza, ponendomi in mezzo ai fratelli come “padre, pastore e guida”.
La memoria si allieta di tante grazie del Signore, pur nella mortificazione di aver corrisposto con tanta povertà di energie impiegate non affatto in proporzione dei doni ricevuti.
Grazie, poi, alle Persone incontrate: a tutti sono largamente debitore. Un doveroso particolare ricordo devo alle due parrocchie a me più care: la parrocchia del Duomo di S. Donà e quella di Riese Pio X.
Considero una grazia particolare del Signore l’aver celebrato per così lungo tempo nella Chiesa dove ho rivissuto quotidianamente tanti cari ricordi della mia vita. Qui sono stato battezzato, comunicato, cresimato. Qui ho sentito la chiamata del Signore. Qui si è alimentata e sviluppata la mia vita cristiana e la vocazione al Sacerdozio.
Viene spontaneo il riferimento a Mons. Saretta ed ai numerosi e dinamici cappellani, alle solenni celebrazioni liturgiche, ai tanti laici che si sono particolarmente distinti per zelo e santità di vita.
Nel riconoscente ricordo di una vita gioiosamente spesa a servizio di Dio e delle Anime, ringrazio il Signore e mi affido alla Sua Misericordia.
Un doveroso particolare ricordo devo pure alla parrocchia di Riese Pio X, dove ho vissuto gli anni più belli della mia vita di sacerdote, in sincera collaborazione con l’Arciprete Mons. Liessi; incoraggiato dalla generosa corrispondenza di un numeroso gruppo giovanile; sotto la particolare protezione della Madonna delle Cendrole e di S. Pio X.
“Sia lode alla Trinità Santissima: Padre, Figlio e Spirito Santo. Solo a Dio ogni onore e gloria”.
Don Francesco Santon