Guida ai luoghi mariani: Santuario Madonna di Rocca (Cornuda) – 3
Grazie ai 350 m di altezza del colle in cui si trova, dal piazzale del Santuario è possibile spaziare con lo sguardo sul suggestivo panorama della valle del Piave.
Ubicazione: Cornuda (Provincia di Treviso), Via Madonna della Rocca
Origini: Il Santuario sorge su un colle di 350 m d’altezza, ben visibile da molti punti della pianura circostante. Sul luogo anticamente sorgeva la Rocca, sito militare di avvistamento e sede di guarnigioni.
Distrutta la Rocca da Cangrande della Scala (1317), rimase sul colle soltanto la cappella (edicola) esistente nella fortezza. Poco a poco, con l’interessamento e le offerte dei fedeli poté essere trasformata in Santuario.
Il nobile Annibale Scala, trovandosi padrone del colle della Rocca con le sue pertinenze, donò ai preposti della chiesa di Cornuda la piccola cappella – costruita all’interno della rocca – e volle che “esso luogo fosse lasciato a un prete di buona fama e vita… il quale abbia di continuo a far residenza in detto luogo…” Da allora la chiesa della Rocca ebbe sempre il suo sacerdote officiante.
Dal 1650 il sacerdote diocesano che prestava servizio religioso al santuario prese l’appellativo prima di priore e successivamente di rettore.
Nel 1638 mons. Gerolamo Contarini offrì come ex voto alla Madonna di Rocca un prezioso diamante.
Nel 1638 mons. Gerolamo Contarini offrì come ex voto alla Madonna di Rocca un prezioso diamante.
Nel 1659 il rettore della cappella, l’asolano Stefano Boscaglia, si adoperò per riedificare una nuova e più ampia chiesa, ossia l’attuale Santuario, che fu restaurato dopo le danni della prima guerra mondiale.
Nel 1727 ci fu un evento prodigioso che salvò la vita ad un ragazzo fu travolto e schiacciato da una grande pietra di un muro: egli rimase illeso invocando “Maria vergine di Rocca salvatemi!“
Nel 1890 fu costruito il nuovo ed attuale campanile.
Nel 1918 il Santuario fu semidistrutto dalle granate austriache e quindi, dopo tre anni, fu restaurato.
Nel 1946 si completò il prolungamento della chiesa, inglobandovi il pronao fino alle quattro colonne della facciata, ricavandone così la tribuna per l’organo e i cantori.
Nel 1965 giunsero alla Rocca le Suore Missionarie dell’Immacolata di Milano (P.I.M.E.), con il compito di formare un centro di preghiera, accudire al Santuario e organizzare l’animazione missionaria. Nei locali del Santuario, periodicamente viene allestita una mostra missionaria i cui ricavati sono destinati alle missioni.
Evidenze architettonico-artistiche
L’artistico altare maggiore, proveniente dal Duomo di Oderzo, fu acquistato e collocato nel 1920. I due semplici altari laterali sono invece opera dei fratelli Cavallini di Pove e furono acquistati con le offerte dei fedeli.
La chiesa è dotata di un pregevole organo a canne di fattura settecentesca, che fu inaugurato nel 1972 dopo il restauro e proveniente da Montalfoglio (PS).
Gli affreschi delle due lunette laterali (Annunciazione e Fuga in Egitto) e del soffitto (Assunzione della Madonna) sono opera del pittore cornudese Gaetano Fabris (1980).
Il perimetro interno della chiesa è abbellito da uno zoccolo di marmo rosso (primi anni ’90 del novecento).
La fontana a forma di monumento sul piazzale antistante il Santuario fu costruita nel 1931, con rocce sormontate dalla statua della Madonna. Sul piedistallo della statua, oltre alla data di costruzione, è scolpito anche 431, l’anno del Concilio di Efeso, in cui fu proclamato il dogma di Maria, Madre di Dio.
Informazioni utili
N. telefono Santuario: 0423.834.62.
Web: www.santuariocornuda.org
Web: www.santuariocornuda.org
Vicino al Santuario c’è la Casa di Spiritualità delle Suore dell’Immacolata, dove si possono svolgere brevi ritiri spirituali anche per piccoli gruppi (n. tel. Casa di Spiritualità: 0423.839.279)
Come arrivarci da San Donà di Piave
Si arriva alla Tangenziale di Treviso tramite la Treviso-Mare. Si esce all’altezza del “Gazzettino”, proseguendo lungo la Feltrina per Montebelluna.
A Montebelluna si seguono le indicazioni per Cornuda, nel cui centro – vicino alla chiesa parrocchiale – vi è un semaforo con l’indicazione turistica “La Rocca”. Proseguendo per quella strada, dopo circa 1,5 km un cartello indica – a sinistra – la strada che sale il colle su cui si trova il Santuario. Con l’auto si può fermarsi ad un piccolo parcheggio a poca distanza dalla meta (ed arrivarci a piedi pregando il Rosario) o arrivare direttamente sino al piazzale del Santuario.
Bibliografia/fonti
– “Storia della Rocca e del Santuario della Madonna di Rocca” – A cura del gruppo Amici della Rocca. Grafiche Bastasi snc Cornuda (2000).
– Depliant a cura del Santuario Madonna della Rocca di Cornuda.
A cura di M.F.