Doposcuola: le iniziative in parrocchia e oratorio
Le due realtà più conosciute e che da più lungo tempo sono presenti in città sono il doposcuola che si tiene a Casa Saretta, organizzato dalla parrocchia del Duomo e gestito dalle suore di Maria Bambina e l’iniziativa “Dopo la campanella”, organizzata dal locale Oratorio Don Bosco salesiano, che prende avvio proprio lunedì 14 ottobre. Abbiamo voluto interpellarle per approfondire come sta evolvendo la situazione nel territorio cittadino di San Donà di Piave.
“Negli ultimi anni il trend è stato sempre più che positivo – ci dice il coordinatore di «Dopo la campanella» Andrea Pasqualetto – superando il numero previsto da progetto, che prevedeva complessivamente 130 iscrizioni (precisamente 100 posti riservati per Comune di S. Donà, 20 per il Comune di Musile di Piave e 10 per il comune di Noventa di Piave). Una flessione c’è stata l’anno scorso, probabilmente a causa delle difficoltà legate alla crisi economica, con una quindicina di ragazzi in meno rispetto alla media di 160/170 ragazzi degli ultimi anni.
Anche all’iniziativa «Dopo la Campanella estate» c’è stato un incremento positivo negli ultimi anni, tanto che ci stiamo orientando sulle 120 presenze rispetto alle 100 previsti (rispettivamente 80 ragazzi di S. Donà e 20 di Musile). Per il futuro, il servizio richiesto sta ulteriormente aumentando, considerato che con il comune di Noventa stiamo ampliando il servizio e ospiteremo ragazzi in convenzione sia con i piccoli gruppi sia per l’estate e che con il comune di S. Donà è previsto un servizio di doposcuola di 5 giorni per un gruppo ristretto di ragazzi”.
Anche le presenze al doposcuola di Casa Saretta, dove le attività di sostegno pomeridiane sono già iniziate con l’avvio della scuola, sono in netto aumento. L’iniziativa, più ristretta in termini numerici (ma va considerato che il servizio è attivo per cinque giorni alla settimana dalle ore 14 alle 17.30 circa), ha raggiunto un numero di presenze che non si vedeva da molto tempo.
“Quest’anno abbiamo raggiunto le 80 iscrizioni – ci dice Suor Pierangela Melan – circa una quindicina di ragazzi in più dell’anno scorso, soprattutto delle medie. Molti dei nostri partecipanti ci vengono segnalati dai servizi sociali del Comune, che in alcuni casi aiuta anche le famiglie pagando una quota della retta. Oltre a ragazzi con difficoltà scolastiche o famigliari, inoltre, c’è una presenza sempre più massiccia di stranieri, ormai circa una trentina rispetto alla decina di pochi anni fa, che presentano difficoltà linguistiche anche notevoli”.
Renzo Rossetto
Fonte: articolo pubblicato nella “Vita del Popolo”- leggi tutto