Confidando nello Spirito
Sabato 26 Giugno, durante un colloquio in episcopio a Treviso, il nostro Vescovo mi ha chiesto di lasciare San Donà ed iniziare un nuovo servizio in diocesi.
Inutile nascondere la mia “sorpresa” di fronte ad una richiesta come questa… dopo nemmeno due anni di presenza al Duomo, non mi sarei mai aspettato un cambiamento! Il giorno dopo, domenica 27 Giugno, a Messa c’era un Vangelo che – guarda caso! -sembrava fatto apposta per me: «Le volpi hanno le loro tane, gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il figlio dell’uomo non ha dove posare il capo»
Non me la sento di dire che sia stato solo “il caso” a farmi trovare questo testo proprio il giorno successivo al colloquio con il Vescovo… Ho colto in queste parole un richiamo forte al fatto che, per seguire Cristo, occorre lasciare le proprie sicurezze. Anche quelle piccole “sicurezze” su cui si inizia a contare dopo due anni in una parrocchia, quando la si comincia a conoscere un po’… Raggiunto da quel Vangelo mi sono sentito rincuorato di fronte al prossimo distacco, e già un po’ “preso” dall’idea del nuovo incarico che mi aspetta (aiuto educatore dei seminaristi).
Ora, quando è ormai vicino il momento di traslocare a Treviso, mi sto accorgendo che devo essere profondamente grato al Signore. Anzitutto per ciò che mi dato da vivere nel breve tempo di San Donà: è stato un periodo davvero bello, tanto è stato il bene ricevuto che mi sono come “sentito a casa”.
Le persone incontrate, le esperienze vissute, i sacerdoti con cui ho condiviso il cammino… tutto mi fa dire che questi due anni sono stati un ricchissimo regalo che il Signore mi ha fatto. Mi sento debitore in modo particolare verso don Gino e don Davide, sacerdoti che ho conosciuto qui, da cui sono stato accolto e custodito con grande cura, ai quali va la mia più grande riconoscenza.
L’altro motivo di gratitudine nasce in me dalla fiducia che il Signore, attraverso le esperienze che ci dona di vivere, dispone le cose sempre in vista del nostro bene più grande. Quindi, anche attraverso un cambio imprevisto di parrocchia, lui sta facendo il mio bene, e per questo non posso non dirgli grazie!
Affido il mio ministero (e la comunità del Seminario!) all’intercessione di S. Maria delle Grazie – patrona del Duomo – e confido nella preghiera della comunità.
A questa comunità, con don Gino e gli altri preti, rinnovo la gratitudine per il tanto bene che ho ricevuto, e assicuro – a mia volta – un affettuoso e fedele ricordo nella preghiera.
Don Davide Menegon