Caro Gesù Bambino, ti voglio avvisare…

Caro Gesù Bambino, ti voglio avvisare
ora che di nuovo nasci bambino sulla Terra.

Non nascere nella cristiana Europa:
ti metterebbero solo solo davanti alla Tv, riempiendoti di pop corn e merendine
e ti educherebbero a essere competitivo, uomo di potere e di successo,
e a essere un «lupo» per altri bambini semmai africani, latinoamericani o asiatici.
Tu che sei l’Agnello mite del servizio.
Non nascere nel cristiano Nord America:
ti insegnerebbero che sei superiore agli altri bambini, che il tempo è denaro,
che tutto può essere ridotto a business, anche la natura,
che ogni uomo «ha un prezzo» e tutti possono essere comprati e corrotti;
e ti eserciterebbero a sparar missili e a fare embarghi
che tolgono cibo e medicine ad altri bambini.
Tu che sei il Principe della pace.

Evita l’Africa:
ti capiterebbe di nascere con l’aids, l’ebola e di morire di diarrea, di malaria, ancora neonato
oppure di finire profugo in un Paese non tuo
per scappare a delle nuove stragi degli innocenti.
Tu che sei il Signore della Vita.

Evita l’America Latina:
finiresti bambino di strada oppure ti sfrutterebbero
per tagliar canna da zucchero o raccogliere caffè e cacao per i bambini del Nord del mondo
senza mai poter mangiare una sola tavoletta di cioccolato.
Tu che sei il Signore del creato.

Evita anche l’Asia:
ti metterebbero «a padrone» lavorando quattordici ore al giorno
per tappeti oppure scarpe, palloni e giocattoli
da regalare… a Natale… ai bambini del Nord del mondo,
e tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con palloni di carta o pezza.
Tu che sei il Padrone del mondo.

Ma soprattutto non nascere… di nuovo in Palestina:
alcuni ti metterebbero un fucile, altri una pietra in mano
e ti insegnerebbero a odiare i tuoi fratelli… dello stesso Padre:
gli ebrei, i musulmani e i cristiani.
Tu che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il suo amore misericordioso.

Caro Bambino, a pensarci bene, devi proprio rinascere in tutti questi posti
ma non nei cuori dei bambini, e dei Paesi «piccoli e deboli»:
là ci stai già,
ma nei cuori dei grandi e dei potenti perché come hai fatto tu stesso:
Dio potente che diventa bambino impotente, rinascano anch’ essi:
piccoli, innocenti e deboli per essere capaci di condividere quello che hanno.

tratto da “Il drago e l’Agnello” di Giuliana Martirani