Addio a Dori Dus, fondatrice della sede Aiart di San Donà di Piave
Il 22 gennaio 2020 è mancata Dori Dus, già presidente dell’AIART della sezione di San Donà di Piave. Se n’è andata proprio mentre, nella sala del Consorzio di Bonifica di San Donà di Piave, si stava tenendo un incontro di formazione organizzato da Aiart rivolto a genitori, docenti ed educatori, aperto a tutta la cittadinanza; quella sala gremita era la sua eredità: rappresentava l’obiettivo di Dori di promuovere pensiero; se ne andava mentre un numero significativo di persone erano coinvolte dentro una narrazione di invito alla consapevolezza, alle regole, alla cura delle relazioni, alla riflessione sulla preziosità del tempo e sulla delicatezza dell’umanità che va preservata e alimentata, l’invito ad assumere un atteggiamento curioso ed esplorativo, a soddisfare la sete di conoscenza e di ricerca del buono e del vero…
Con le parole del Sindaco di San Donà convenuto ad accogliere i partecipanti: “Siamo dento una sala in cui per la prima volta, quasi cent’anni fa, si è parlato di bonifica integrale: non solo delle terre allagate e malsane, ma anche delle persone. E di bonificare gli ambienti di vita, oggi estesi allo spazio sconfinato dentro a uno smartphone, è la sfida che, come allora, va presa e portata avanti con la stessa lungimiranza: integrare cura degli ambienti e dell’umanità che li abita”.
“Parole che per Dori”, pensavamo noi socie presenti, “sarebbero musica”.
La sua parola d’ordine: ANDARE OLTRE … oltre le apparenze, oltre l’ottimismo ingenuo per abbracciare il senso critico, per sforzarsi di portare alla luce la bellezza, per coltivare il senso estetico nelle persone in crescita, per dare spazio all’etica che deve sempre essere alla base della valutazione di un prodotto mediale, per far valere la responsabilità educativa che deve essere corale dentro la comunità.
Il suo ideale di comunicazione era reso vivo dal peso che sapeva dare alle parole, dal senso della sintesi, dall’organizzazione che aveva impresso nell’ Associazione che aveva fondato a San Donà, specchio dell’ordine che era la cifra della sua quotidianità; ma era reso vivo anche dalla progettualità con cui portava avanti le proposte per diffondere la cultura della comunicazione e del volontariato: l’obiettivo doveva essere chiaro, la sua realizzazione fattibile; il documentare per fissare buone pratiche sempre migliorabili; e a muovere le azioni, lo spirito di servizio. Era un metodo di lavoro che aveva consegnato a chi l’aveva succeduta nel suo incarico. Si era messa da parte, ma camminando accanto con una presenza di preziosa saggezza e autorevolezza. La sua casa era sempre aperta alle riunioni e ai momenti di confronto.
La curiosità e l’entusiasmo per la comunicazione lo esprimeva anche condividendo gli incontri formativi cui partecipava riuscendo a ospitare studiosi e mistici nella nostra San Donà. “Ho conosciuto due giovani straordinari! Ho avvicinato uno di loro e mi ha promesso che terrà la sua relazione anche da noi!” È stato così che ha portato da noi Pier Cesare Rivoltella quando era un giovane ricercatore, ora professore ordinario alla Cattolica di Milano di fama internazionale; Massimiliano Padula, che quindici anni dopo essere stato con noi a San Donà, ritornava nel 2016 come presidente nazionale del!’ AIART … Due esempi della sua convinzione nel perseguire l’obiettivo di diffondere competenza spirito critico e passione per l’umanità che la abita.
La fede profonda costantemente vissuta la portò a far parte della Comunità dei Figlio di Dio di don Ivo Barsotti: alla base, l’essenzialità e la ricerca di altezze, perché solo guardando l’infinito si può dare senso alla vita quotidiana.
Fare rete, non chiudersi, saper ascoltare e riflettere, sentire il richiamo delle giovani generazioni e desiderare con loro e per loro un mondo ospitale e non ostile, denso di umanità ma non avulso al nuovo. Tutto questo è stata la sua meta e il suo impegno: camminare l’Oltre l’orizzonte, un orizzonte che invitava a guardare con speranza e fiducia.
E noi siamo qui per dire che in quell’Oltre Dori ora si trova e ci attende, chiedendoci di continuare a credere per vedere.
Arrivederci Dori!
Aiart San Donà di Piave