6. Adulti nella fede: vi raccontiamo il nostro cammino – Renzo e Marina
Renzo e Marina – Attraverso i cammini formativi dell’AC. e qualche integrazione
Se guardiamo indietro, e cerchiamo di individuare un momento in cui poter dire: “Qui è nata la nostra fede!”, ebbene, non riusciamo a trovarlo!
Questo, perchè siamo profondamente convinti che la nostra fede sia nata con il Battesimo, si è confermata con la Cresima, si è rinsaldata con la Comunione di Maturità… poi l’abbiamo coltivata e continuamente rinforzata con i cammini formativi vissuti nell’ambito dell’Azione Cattolica.
È questo il percorso abbastanza simile che ci contraddistingue.
Magari per uno ha avuto un ruolo più importante il cammino delle Comunione di Maturità, magari per l’altro le esperienze di AC, ma comunque, il dato innegabile è che la nostra fede è cresciuta soprattutto grazie alle proposte formative e alle esperienze vissute in associazione, oltre che all’incontro con i sacerdoti che si sono susseguiti e con persone per noi “significative” della nostra comunità parrocchiale.
Dai ritiri spirituali di quando eravamo giovanissimi, ai convegni e ai campiscuola estivi. Dai corsi di esercizi spirituali di quando eravamo giovani, spesso vissuti insieme, già come “coppia”, al corso fidanzati. Dalle settimane sociali agli incontri di spiritualità con il Vescovo, dalle veglie e gli incontri in preparazione ai tempi forti, ai convegni e alla formazione per adulti e coppie.
Più recentemente, da adulti, prima come singoli e poi come sposi, la formazione continua la curiamo con parecchie “iniziative”. Prima di tutto con il GAAG (gruppo Giovani Adulti – Adulti Giovani), che frequentiamo fin dal 2000 Marina e più tardi anche io: un gruppo che coinvolge una dozzina di persone dei vicariati di San Donà di Piave, Monastier e Ponte di Piave.
Il gruppo si rivolge a tutti i cristiani di questa fascia di età (26-40 anni), a prescindere che siano associati o meno all’AC (anche se si tratta di una proposta nata nell’ambito associativo) e che siano o meno sposati. Anche dal taglio degli incontri, per lo più preparati in un cammino di autoformazione con l’aiuto di guide e sussidi, si percepisce che sono rivolti a un cristiano in quanto tale. Per questo continuiamo a farne parte e a partecipare alle riunioni itineranti nelle case (più o meno una volta al mese), nonostante ormai siamo sposi.
Per curare la nostra fede nella specifica forma di famiglia, non ci facciamo mancare la partecipazione non ad uno, ma a due gruppi coppie!
Il primo è costituito dalle coppie con cui abbiamo frequentato il corso fidanzati a Treviso, nel 2000. L’altro è apparso un po’ per caso: si tratta di un gruppo costituito da coppie della città (tranne una) e che si è costituito anch’esso in seguito alla partecipazione al corso fidanzati a Treviso (frequentato qualche anno dopo di noi!). Il punto di contatto è avvenuto l’anno scorso, quando ci hanno invitato a partecipare ad un fine settimana di formazione presso la comunità di Caresto, specializzata proprio nella spiritualità familiare.
Da cosa nasce cosa, una volta tornati abbiamo continuato, con molta naturalezza, a partecipare anche agli incontri di questo gruppo.
Ogni tanto certo sentiamo anche la stanchezza di tutti questi appuntamenti e ci facciamo degli scrupoli se non stiamo “esagerando”, soprattutto per i nostri bimbi che portiamo a tutti questi incontri.
Ma poi ci diciamo che siamo convinti dell’importanza di questi stimoli e del mantenimento di questi rapporti e relazioni per la nostra fede, e non riusciamo a farne a meno. Così come non possiamo fare a meno della Santa Messa e dell’Eucarestia, a cui cerchiamo di partecipare possibilmente tutti insieme, ma anche a turno, dipende dalle situazioni famigliari.
E per quanto riguarda i nostri figli, la nostra speranza è che le esperienze a cui partecipano siano importanti per respirare e vivere un certo clima, certi valori, certi ideali.
Per conoscere un Gesù incarnato e vicino. Come quello che abbiamo conosciuto e incontrato noi e abbiamo fatto entrare dapprima nelle nostre vite e poi nella nostra
famiglia con il sacramento del matrimonio.
Renzo e Marina
Il Consiglio pastorale parrocchiale ha ritenuto utile approfondire il tema dell'educazione sulla linea indicata dalla seconda lettera pastorale del nostro vescovo “Adulti nella fede per una chiesa adulta”.
E' stato chiesto ad alcune persone e coppie di raccontare in breve il loro itinerario di maturazione nella fede: come e con quali mezzi, occasioni ed esperienze ritengono di essere diventati adulti, non solo a motivo dell'età, ma anche nel cammino della fede.
Le testimonianze sono segno che nella nostra chiesa non ci sono solo situazioni di indifferenza e di allontanamento, ma anche dinamismi di crescita interiore e di speranza. Presentiamo una sintesi dei loro racconti fatti all'ultimo incontro del Consiglio pastorale parrocchiale, e li ringraziamo.