Piccola guida per una visita al Duomo
Piccola Guida al Duomo in formato pdf
Note storiche ed architettoniche
Il Duomo di San Donà di Piave fu consacrato il 19 settembre 1925 dal vescovo di Treviso, ilbeato mons. A. G. Longhin.
Nel 1924 si era completata la sua costruzione sulle rovine della precedente chiesa, consacrata nel 1842 e distrutta nell’anno di guerra 1917-18combattuto sul fronte del Piave.
L’architetto veneziano G. Torres nel suo progetto mantenne lo stile neoclassico del precedente edificio sacro, ispirato alla chiesa del Redentore di Venezia.
Il Duomo ha un’unica navata centrale contornata da sei cappelle laterali, pensili e comunicanti. Ci sono poi due sacelli: in quello di sinistra in origine c’era il fonte battesimale.
Il soffitto è una volta a botte, sorretta da semicolonne con capitello corinzio; in alto, lungo il perimetro, vi sono dodici tele del bresciano Rava, raffiguranti gli Apostoli (verso il presbiterio, i SS. Pietro e Paolo). La Via Crucis è raffigurata da 14 dipinti (1923-39) di Agostinetto, Caramel, Rogledi, Rava.
Nella lunetta sopra il portone principale il sandonatese G.Galletti ha raffigurato la Vergine Maria in trono fra S. Donato (vescovo d’Arezzo e compatrono della parrocchia) e S. Liberale (patrono della Diocesi di Treviso), il quale sostiene il progetto della nuova chiesa, che sta per affidare all’arciprete L. Saretta, inginocchiato.
Nel 2021 due importanti interventi hanno impreziosito la chiesa: la nuova cappella dell’Eucarestia con quattro mosaici e la risistemazione del presbiterio, con i nuovi altare, ambone e sede del sacerdote.
La facciata del Duomo è rivolta a nord-ovest e sul fregio della trabeazione del pronao vi è la seguente iscrizione di dedicazione della chiesa:
DEO OPTIMO / MAXIMO ET BEATAE VIRGINI MARIAE GRATIARUM / TITULO DICATUM
Al centro del timpano è presente il simbolo della SS. Trinità; sopra vi sono le statue raffiguranti le virtù teologali Fede, Speranza e Carità. Sul timpano superiore si trovano le statue della Madonna e, ai lati, S. Pietro e S. Paolo, opere di P.Semeghini(1921).
Sopra il campanile (1922) svetta la statua bronzea dell’Angelo (1967), che ha sostituito la precedente, in legno, abbattuta da un fulmine nell’agosto 1966.
(Nella descrizione i numeri fanno riferimento alla planimetria del Duomo)
1 – Presbiterio rinnovato nel 2021:(a) altare (consacrato il 24 aprile 2022 da mons. Michele Tomasi), (b) ambone a forma di rotolo che si svolge; nuova sede del sacerdote che presiede l’Eucarestia. L’originario altare maggiore (c) fu disegnato da Torres(1924); sopra c’è il crocifisso bronzeo opera di G. Possamai (1933). Ai lati dell’altare vi sono le due statue marmoree della Madonna del Rosario e S. Francesco d’Assisi; nell’abside vi è un organo Mascioni (1924) (w).
2 – Cappella del Sacro Cuore di Gesù, raffigurato con una statua lignea (1936). Una tela di De Cesare rappresenta il Cristo Risorto. Vi sono le seguenti vetrate: S. Prosdocimo riceve da S. Pietro l’incarico di evangelizzare le genti venete; Cristo Risorto; S. Liberale predica nella sua patria Altino.
3 – Cappella del Fonte Battesimale: il mobile sull’altare (d) è opera dell’intagliatore Papa su disegno di Torres, donazione di G. Argentini. La pala di Cherubini raffigura la Madonna in trono con S. Liberale (patrono della Diocesi di Treviso), S. Vincenzo Ferrer (patrono dell’offerente Janna), S. Marco (patrono di Venezia), S. Donato d’Arezzo (compatrono della parrocchia).
4 – Vetrata che raffigura un miracolo di S. Antonio: il ritrovamento del cuore di un usuraio nella cassa dove custodiva il denaro. Nella formella è ritratto p. Sergio Sorgon, missionario sandonatese, carmelitano scalzo, ucciso in Madagascar il 7 gennaio 1985.
5 – Altare di S. Antonio di Padova, dono del comm. A. Trentin (1930). (e) Ambone con formella bronzea opera di D. Moro di Falcade, raffigurante S. Marco evangelista (1993), qui collocato nel 2021.
6 – Vetrata di S. Antonio con il tiranno Ezzelino da Romano inginocchiato ai suoi piedi. Nella formella è ritratto il sandonatese mons. Fulgenzio Pasini, vescovo di Sanyuan (Cina), morto a Gerusalemme nel 1985.
6bis– Pala dell’Assunzione di Maria in Cielo.
6ter – Tela di S. Francesco che riceve le stigmate (1937).
7 – Cappella di S. Giovanni Battista: l’altare proviene dalla chiesa distrutta nel 1917-18 e fu restaurato con il contributo dei coniugi D. Dus e L. Iseppi (1927). La pala d’altare di G. Cherubini raffigura il battesimo di Gesù. I due affreschi (1927) di J. Ravenna sulle pareti raffigurano episodi della vita di Giovanni Battista (Lc 1,8-20; 57-64).
8 – Vetrata del battesimo di Gesù (1940).
9 – Lapide della consacrazione della chiesa per mano del vescovo beato mons. A. G. Longhin (19/9/1925).
10 – Bussola d’entrata in legno massiccio (1937). Nella sovrastante lunetta l’artista G. Galletti (1940) ha raffigurato la Madonna in trono tra S. Donato e S. Liberale.
10bis – Pavimento della navata in mosaico alla veneziana della ditta Zavagno di Spilimbergo(1923).
11 – Lapide (XV sec.) che ricorda la concessione nel 1476 alle famiglie Marcello e Trevisan, da parte di Papa Sisto IV, del giuspatronato sulla chiesa da erigersi nella Gastaldia di San Donato, futura San Donà. Quell’anno segna la nascita della parrocchia.
12 – Pronao, con otto colonne scanalate a capitello corinzio.(f) Crocifisso ligneo ritrovato tra le rovine della chiesa distrutta nel 1917-18.
(g) Mezzobusto marmoreo di F. Rebesco (1965) raffigurante mons. Luigi Saretta, parroco di San Donà di Piave dal 1915 al 1961.
13 – Vetrata raffigurante S. Piergiorgio Frassati, che indica i suoi tre amori: la montagna, la Madonna e l’Eucarestia.
14 – Cappella di San Giuseppe, raffigurato morente tra Gesù e Maria nella pala di D. Corompai. L’altare fu donato dal dott. G. De Faveri (1927).
15 – Vetrata raffigurante S. Giovanni Bosco, fondatore dei salesiani, con il suo motto: “Da mihi animas”; nella formella è raffigurato il Duomo.
16 – Altare della Madonna, dono dell’arch. F. Velluti (1927), venerata con il titolo di S.ta Maria delle Grazie (Festa il 24 settembre).La statua fu donata dal dott. P. Perin a guerra terminata (1918) e restaurata nell’estate 2025.
17 – Vetrata con S. Francesco d’Assisi e S.ta Caterina da Siena, patroni d’Italia. Nella formella vi sono la Basilica di San Pietro ed il Campidoglio.
18 – Cappella delle Opere di Misericordia, rappresentate nel pannello bronzeo di D. Moro(1980). L’altare fu donato dalla sig.ra G. Girardi (1934).
19 – Cappella dell’Eucarestia. L’ambone, l’altare ed i mosaici (2021) sono opere del Centro Aletti (Roma), su donazione di M. C. Argentini. I mosaici raffigurano: (h) La manna nel deserto; (i) La Gerusalemme Celeste; (j) La lavanda dei piedi; (k) I discepoli di Emmaus. Sono presenti le vetrate: S. Donato e S. Tiziano, la Madonna del Rosario, Gesù nell’orto degli ulivi.
20 – Sacrestia, con mobili d’epoca (1930) ed i ritratti dei parroci G. Bettamin (1934), L. Saretta (1944) e A. Dal Bo (1975): i primi due sono opere di A. Agostinetto, il terzo di G. Galletti.
Piccola Guida al Duomo in formato pdf
Informazioni tratte in parte dall’opuscolo ”La mia parrocchia – Piccola guida per la conoscenza del Duomo e della Parrocchia di San Donà di Piave” a cura del sacerdote Fioravante Francesco Santon, e dal libro “Storia cristiana di un popolo – San Donà di Piave” di Domenico Savio Teker.
Per approfondire la conoscenza delle vetrate, vedi il libro di Duilio e Marco Franzoi “Le vetrate del Duomo di San Donà di Piave”, Profilo storico-artistico, con foto di Marco Talon, edito dalla Parrocchia del Duomo.