Una Cena del Signore rigata dal pianto
A L’Aquila i sacerdoti con il loro vescovo e la loro gente vivono oggi una “Cena del Signore” rigata dal pianto e così ancora domani mentre le loro mani si leveranno a benedire i morti e i vivi. Gesto, incomprensibile forse a qualcuno, che in questi giorni si sta ripetendo non come abitudine ma sempre nuova espressione di amore e di speranza. Quando le parole hanno concluso il loro compito, spesso assai limitato di fronte a tanta lacerazione, si leva il piccolo e fragile gesto dei sacerdoti. Il gesto di Chi è morto e risorto, di Chi ogni giorno muore e risorge per ogni uomo. Di Chi ha fatto un “popolo forte e gentile” come è quello d’Abruzzo.
Grazie, fratelli e padri per questo gesto che unisce il limite all’Infinito. (Nota SIR sul terremoto in Abruzzo)
Grazie, fratelli e padri per questo gesto che unisce il limite all’Infinito. (Nota SIR sul terremoto in Abruzzo)