Comunità parrocchiale Anno 89 n. 3 – dicembre 2024
“Comunità Parrocchiale” Anno 89 n.3 – dicembre 2024
“Sia un Natale di speranza per tutti”
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L’editoriale di don Massimo:
“VERSO IL CENTENARIO DEL DUOMO COME PELLEGRINI DI SPERANZA”
Ci stiamo avvicinando al compleanno del nostro caro Duomo: fra pochi mesi infatti compirà cento anni. La data precisa dell’anniversario sarà il 19 settembre 2025, a un secolo di distanza dalla consacrazione avvenuta con il vescovo Andrea Giacinto Longin e il giovane parroco di allora, mons. Luigi Saretta.
Come comunità parrocchiale ci stiamo preparando a celebrare questo importante anniversario come opportunità per lodare il Signore per la storia di salvezza che ha compiuto finora con quanti ci hanno preceduto e per l’amore che continua a manifestare a tutti noi che ci raduniamo nel Duomo di San Donà, riferimento per tutta la nostra città e per il territorio circostante.
Il Consiglio pastorale sta preparando il programma delle iniziative per dare risalto a tale evento che culminerà nella festa della Madonna del Colera, domenica 21 settembre 2025. In quell’occasione speciale sarà con noi il vescovo Michele Tomasi.
Ritengo che questo anniversario possa diventare una occasione per fare memoria del cammino che è stato fatto in questi cento anni come comunità cristiana, segnata da una forte volontà di riscatto e di ripartenza dopo la Grande Guerra che aveva messo in ginocchio la popolazione. Abbiamo ereditato la traccia della motivazione spirituale e della forza morale dei sandonatesi che furono impegnati a ricostruire la città e, con particolare dedizione e rapidità, il Duomo e il Campanile, secondo il progetto di Giuseppe Torres, illustre architetto veneziano. La nostra comunità poté contare sulla testimonianza esemplare dei parroci e dei loro numerosi collaboratori, sulla dedizione educativa dei salesiani dell’Oratorio don Bosco, delle Suore di Maria Bambina e in seguito anche delle Suore della Riparazione. La nostra parroc-
chia vide una fioritura di operosa carità con l’orfanotrofio di via Pralungo (ora Casa Saretta), la nascita del Piccolo Rifugio con Lucia Schiavinato e poi con tante altre realtà cittadine impegnate nel sociale.
In questi ultimi decenni la città si è sviluppata notevolmente dal punto di vista demografico, economico e culturale, con la necessità di istituire altre comunità parrocchiali per una popolazione che andava man mano crescendo e infine diventando, più recentemente, una Collaborazione pastorale tra le parrocchie cittadine.
Questa è una novità che stiamo assimilando non senza fatiche ma animati dalla fiducia nello Spirito del Signore che soffia sempre nella direzione della comunione.
Stiamo entrando nel Giubileo che Papa Francesco ha voluto caratterizzato dalla virtù teologale della Speranza. Il cammino sinodale da tempo avviato ci chiede di custodire nel cuore la consapevolezza che il Signore si sta prendendo cura dell’umanità che sta attraversando un tempo segnato da guerre, ingiustizie, crisi di vario tipo che rischiano di far cadere i credenti nella rassegnazione.
Il Giubileo inizierà in Vaticano il prossimo 24 dicembre.
Anche la nostra diocesi ha previsto l’apertura dell’Anno Santo: ci raduneremo nella chiesa di Sant’Agnese a Treviso domenica 29 dicembre pomeriggio per camminare verso la Porta Santa della Cattedrale. Abbiamo inoltre organizzato un pellegrinaggio a Roma dal 9 al 12 dicembre 2025 per vivere insieme alle altre parrocchie della città un evento comune che ci faccia sperimentare cosa significhi diventare oggi “pellegrini di speranza”.
Fra poco sarà Natale: riponiamo la nostra speranza nel dono del Figlio Gesù che il Padre ci ha fatto per raggiungere con la Sua misericordia ogni donna e ogni uomo sulla terra. È questo il motivo che porta vero giubilo perché oggi come allora è inizio di redenzione, cioè liberazione da ogni schiavitù, oppressione, ingiustizia, perché Dio vuole che i suoi figli siano liberi da ogni forma di male e di peccato. Il Duomo sia sempre segno di questo annuncio di libertà e di misericordia che Dio offre a tutti noi sandonatesi.
Rivolgo perciò a tutti i parrocchiani, a tutte le famiglie e a tutte le persone di buona volontà l’augurio sincero di un santo e gioioso Natale che inizia con l’apertura della Porta Santa, segno della grazia del Signore che ci apre le porte del Suo cuore per farci camminare nella vita nuova come pellegrini di speranza.
don Massimo