Appuntamenti per le famiglie con bambini piccolissimi (0-6)
Lettera dei catechisti battesimali – Martedì 2 febbraio 2021
GESU’ VIENE PRESENTATO AL TEMPIO (Scarica la lettera)
Cari genitori,
prima di “salire” dal parroco, di solito il lunedì mattina, passo all’ufficio parrocchiale da Lorenzo T., per sentire le novità o semplicemente per salutarlo. Lunedì scorso mi sono soffermato a lungo davanti alla canonica ad osservare una bimbetta di pochi anni, che guardava meravigliata i canarini, le cocorite, e altri animali che saltellavano nelle loro gabbiette o se ne stavano quieti. C’erano anche due tortore. E di tortore parla Patrizia C., insegnante al Forte ’48, nel suo racconto; due tortore che si trovano coinvolte in un grande appuntamento: la presentazione di Gesù al tempio. San Luca dice che “Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la legge del Signore” (Le 2,22-24). Immaginiamo la magnificenza del Tempio, con i pellegrini che vi si recavano non solo dalla Giudea e dalla Galilea, ma anche da oltre i confini della Palestina. Folla, bancarelle, acquisti per chi arriva da lontano, tante voci sotto l’occhio vigile dei soldati romani. E quanti bambini! Eppure quello che mi ha colpito di più, scorrendo il racconto, sono i due nonni, Simeone e Anna. Solo loro, tra i tanti, scoprono il bambino Gesù… si accorgono che ha qualcosa di diverso, che era giunta l’ora tanto attesa.
E’ quanto ci auguriamo anche noi, “memorizzando” di anno in anno, di mese in mese, i nomi dei nuovi nati, degli ultimi battezzati, “i magnifici 14 del 2020” e, andando indietro, tutti gli altri. C’è un proverbio africano che afferma: “Quando un bambino è nel ventre di sua madre appartiene solo a lei, quando nasce appartiene a tutto il villaggio”.
Con il Battesimo questi bambini sono diventati anche nostri, e noi riscopriamo di essere parte di un villaggio fatto di tante famiglie che hanno in comune il dono più prezioso: la Fede. E la Fede crea “relazione” comunicazione, parentela, familiarità, sostegno reciproco.... E’ così che nasce e cresce la parrocchia. Ecco il senso del “mattoncino” con il nome che avete messo accanto al Fonte battesimale.
Martedì 2 febbraio è la festa della “Candelora”; ci sono tanti proverbi e modi di dire legati a questo giorno, ne cito solo uno: “Ala Ceriola, de l’inverno semo fora, ma se piove e tira vento de l’inverno semo dentro”.
La benedizione delle candele rimanda al Vangelo che leggiamo in questo giorno dove Simeone accoglie il piccolo Gesù “Come luce che illumina le genti” e a noi, genitori dei piccoli battezzati, ricorda la candela che il giorno del Battesimo abbiamo acceso al Cero pasquale , segno del nostro impegno educativo alla scuola di Gesù.
Penso sia bello raccontare ai nostri bambini la storia di questi due nonni che accolgono Maria e Giuseppe con il bambino Gesù nel tempio di Gerusalemme.
Domenica 7 febbraio celebreremo “la Giornata della vita”, un’occasione forte per accompagnare e ringraziare quanti al Centro aiuto alla vita di Casa Saretta si impegnano ad aiutare le famiglie in difficoltà ad accogliere la vita fin dal suo primo sbocciare. Ricordandoci a vicenda vi giunga con il mio, il saluto del parroco e dei catechisti battesimali.
Franco