Rette variabili alla Scuola dell’Infanzia parrocchiale San Luigi

San Donà, in asilo rette variabili

fonte: La Vita del Popolo

Le motivazioni che hanno portato a questa scelta allla scuola dell'infanzia San Luigi sono da ricercare nella volontà di non creare una scuola elitaria, come sollecitato anche da papa Francesco, e secondariamente per dare risposta alla richiesta dell’Amministrazione.
 

Venerdì 27 maggio nella Scuola dell’infanzia paritaria Asilo San Luigi, gestito dalla parrocchia Duomo di San Donà di Piave, che ospita oltre 150 bambini, si è tenuta una riunione con i genitori: l’ordine del giorno prevedeva di affrontare il tema delle rette per il nuovo anno scolastico 2016/2017. Erano presenti il parroco don Paolo Carnio, la coordinatrice della scuola dell’infanzia Santina Fregonese e l’amministratore della scuola per conto della parrocchia, il sig. Rolandi.
Il punto di partenza è stato che l’attuale retta è ferma da quattro anni e che ora è previsto un ulteriore taglio dei contributi: in particolare, la Regione Veneto ha già definito una riduzione del contributo di circa 60 euro a bambino (da 220 a 160 euro) e anche il comune di San Donà di Piave ridurrà il suo sostegno di 50 euro a bambino, che passerà dunque da 690 a 640 euro. Senza contare che il contributo ministeriale, non ancora definito, viene mantenuto in via preventiva pari a quello erogato nel 2015, riferito all’anno scolastico 2014/15. L’amministratore della scuola ha voluto precisare che l’importo erogato dall’amministrazione comunale sandonatese, nonostante la riduzione, rimane comunque tra i più alti a livello regionale, dove la media è di circa 410 euro a bambino.
La conclusione è stata che, considerate queste minori entrate, il costo annuo per bambino (pari a circa 2.800 euro) dovrà necessariamente essere coperto dalle famiglie.

Nonostante le famiglie siano abbastanza regolari nel pagamenti delle rette, le difficoltà finanziarie rimangono. Infine, ultimo elemento di riflessione è il fatto che l’Amministrazione comunale, oltre a ridurre il suo contributo ha chiesto che questi non vengano più distribuiti a pioggia come finora, ma tenendo conto delle possibilità economiche della famiglia.
Alla luce della situazione esposta, la parrocchia Duomo, in accordo con le altre scuole paritarie della città, che va ricordato sono tutte scuole parrocchiali, ha fatto una proposta alle famiglie davvero controcorrente, che sembra essere addirittura unica in tutto il Veneto: anziché aumentare la retta mensile per un importo tale da coprire i minori contributi che non saranno percepiti, è stata proposta una retta “variabile”, a scelta, su base totalmente volontaria.
Le motivazioni che hanno portato a questa scelta sono da ricercare nella volontà di non creare una scuola elitaria, come sollecitato anche da papa Francesco, e secondariamente per dare risposta alla richiesta dell’Amministrazione. In pratica, è stata indicata una retta “necessaria” a sostenere i costi, ma anche una retta “agevolata” pari a quella attuale, per quelle famiglie che, in coscienza, non fossero in grado di sostenere il costo della retta “necessaria”. Al contrario, chi, volontariamente, fosse in grado di poter versare una retta anche superiore, magari saltuariamente, potrà farlo sostenendo così la scuola e, di fatto, quelle famiglie che invece non fossero in grado di versare la retta “piena”.
“Una scelta di questo tipo è senza dubbio molto rischiosa per la parrocchia – ha affermato il parroco don Paolo Carnio – perché se tutte le famiglie decidessero di versare la quota minima della retta agevolata, la parrocchia potrebbe ritrovarsi, a consuntivo, con minori entrate per oltre 15.000 euro”.
Tra le famiglie presenti si è sviluppato un dibattito dai toni molto pacati, di generale approvazione della scelta e della proposta avanzata, anche se non sono mancate alcune obiezioni. “E’ una scelta certamente coraggiosa – ha concluso il parroco – ma che facciamo con molta fiducia e che vuole essere anche un messaggio alle famiglie ad avere fiducia reciproca, a dare fiducia agli altri. E siamo convinti che i risultati saranno positivi”.

Renzo Rossetto