Le foto di Rivèstiti di luce 2009

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Sulla scia dell’esperienza dello scorso anno, «Una luce nella notte», svoltasi in occasione del fine settimana della Fiera del Rosario a San Donà di Piave, domenica 4 ottobre u.s. si è realizzata l’iniziativa «Rivèstiti di luce», organizzata da un gruppo di giovani impegnati nelle varie associazioni, guidati dal cappellano del Duomo, don Davide Menegon, e dal responsabile per la pastorale giovanile del vicariato sandonatese, don Francesco Filipputti.

Il Duomo è rimasto aperto dalle 20 alle 23 per accogliere chi entrava per sostare davanti all’Eucaristia e pregare, ma anche coloro che, passando, erano semplicemente incuriositi nel vedere le porte della chiesa spalancate: in tutto l’affluenza è stata di circa trecento persone. All’entrata, alcuni giovani davano il benvenuto, consegnando, a chi lo desiderava, un foglietto per scrivere una preghiera, una richiesta, un ringraziamento al Signore. Le persone erano poi accompagnate ai piedi dell’altare per consegnare a Gesù esposto ciò che avevano scritto e ricevere un biglietto con frasi tratte dalla Parola.
L’atmosfera era data dalle luci soffuse, dalle candele e dall’allestimento della chiesa: tutto faceva convergere lo sguardo su Gesù esposto sull’altare, quasi un faro di luce nella penombra del Duomo. E molti di coloro che sono entrati hanno apprezzato l’«oasi di pace» creata nel caos della Fiera.
Un’attenzione particolare era riservata anche alla musica e al canto, sottofondo e aiuto per la preghiera personale. Sparsi tra i banchi, infine, alcuni giovani e adulti assicuravano un’intercessione continua per tutta la durata dell’iniziativa.
Abbiamo chiesto a don Francesco Filipputti un commento dell’esperienza: “È stato sicuramente un bel momento di incontro con Gesù”, ci ha detto. “Sono rimasto colpito dalle molte famiglie che sono entrate, dai bambini con i palloncini in mano che posavano il lumino ai piedi dell’altare, dai giovani e dagli anziani che hanno pregato. È stata un’occasione che le persone hanno colto al volo, durante la Fiera, ma penso che il loro entrare sia nato anche dal desiderio di incontro e di affidamento al Signore dei propri dubbi, delle proprie fatiche e delle proprie gioie. Ed è molto positivo”, ha continuato don Francesco, “che l’organizzazione non sia stata esclusivamente «clericale», ma che molti giovani laici si siano resi promotori e protagonisti di questo momento di preghiera. Senza dubbio da ripetere!”.

Marilisa Orlando