I quattro referendum del 12-13 giugno 2011.
I risultati sono stati accolti con grande soddisfazione dalle persone che sono andate a votare, perché hanno fatto emergere il desiderio a lungo coltivato di manifestare pensieri e scelte largamente condivise dalla base, ma sistematicamente ignorate dai dirigenti e responsabili sociali.
L’acqua non soggetta al mercato e l’energia pulita sono beni comuni che vanno gestiti con progetti adeguati, capaci di assicurare la vita sana delle future generazioni. Anche l’amministrazione della giustizia uguale per tutti è un valore cui la democrazia non può rinunciare. Sono argomenti che mobilitano perché sono essenziali per l’oggi e per il futuro.
Una finestra di luce e una garanzia di speranza.