Una nuova mostra a Illegio: Il Cammino di Pietro

IL CAMMINO DI PIETRO. Cosa un uomo può fare per Dio. Cosa Dio può fare di un uomo.

Il cammino di PietroLa mostra è aperta dal 12 maggio al 6 ottobre 2013
Orari: da Martedì a Sabato dalle 10.00 alle 19.00  – Domenica e Festivi dalle 9.30 alle 19.30
Aperture straordinarie lunedì 13 maggio, 12 e 19 agosto

Cinquanta opere, da Oriente e Occidente, che percorrono la storia della cristianità dal IV fino al XX secolo, in un allestimento che risveglia il gusto per la bellezza, il bisogno di pensare, la forza delle emozioni. In esposizione dipinti e sculture di artisti d’eccezione quali Lorenzo Veneziano, Garofalo, Guercino, Gerrit van Honthorst, Luca Giordano, Mattia Preti, Guido Reni, Vasilij Dmitrievic Polenov, Eugéne Burnand.

Voluta dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – responsabile degli eventi dell’Anno della Fede -, la mostra giunge a Illegio dopo essere stata proposta a Castel Sant’Angelo a Roma.

Entrare nelle sale di questa mostra d’arte è uscire dal tempo ordinario, lasciarselo alle spalle, per entrare nel tempo speciale del teatro. Gli attori sono le opere d’arte, interpreti scelti di indubbio valore artistico, non troppi, portatori di radiazioni spirituali che narrano la storia di un uomo nel quale tutti possono riconoscersi almeno in parte: Pietro, l’apostolo scelto da Gesù sul lago di Galilea come roccia della fede. Il credente e il non credente, seguendo di orma in orma l’avventura di quell’uomo, percepiscono cos’è davvero la fede, cosa un uomo può fare per fede e cosa la fede può fare di un uomo. Non mancano, lungo il percorso, magnifici confronti storici e artistici tra iconografie, botteghe, autori, tecniche. Non mancano le sorprese, gli inediti che finalmente possono essere pubblicamente ammirati o i capolavori che mai avevano prima d’oggi lasciato la propria sede. Accanto a ciò, l’obiettivo della mostra è dare voce alla missione per cui queste opere furono pensate e volute: cancellare la distanza di tempo e di spazio che separa noi dagli eventi documentati nei Vangeli, per farcene diventare contemporanei.