Un anno di “Sostegno a distanza”, da continuare anche nel 2008

La triplice proposta lanciata durante l’Avvento dello scorso anno dalla Caritas parrocchiale, ha incontrato una generosa risposta nell’ambito della nostra  comunità cristiana. Le tre istituzioni benefiche del Cile, del Myanmar e del Brasile hanno riscosso l’adesione crescente di persone, famiglie e gruppi che periodicamente hanno versato offerte. La somma complessiva raccolta finora è stata di € 29.144,53.

Il sostegno è stato accompagnato anche da due incontri di informazione sulle necessità e le modalità di impiego del denaro donato, fornendo argomenti persuasivi all’opera di solidarietà. Per sviluppare lo scopo educativo dell’iniziativa si sono tenuti incontri anche con alcune classi del catechismo a Casa Saretta. Un valore aggiunto è costituito dal fatto che la promozione dell’impegno è sostenuta dalla parrocchia, superando la semplice buona volontà individuale: il nostro sostegno a distanza è un fatto comunitario, al quale partecipano anche coloro che fanno offerte ogni tanto, senza specificare la destinazione e lasciando agli organizzatori la ripartizione. Si realizza così un servizio importante della parrocchia che è quello dell’educazione allo spirito e alla pratica della carità, svolto soprattutto mediante la caritas parrocchiale.
Le persone destinatarie ci hanno inviato a più riprese parole di gratitudine e di incoraggiamento a perseverare nel nostro impegno comunitario. Così sister Martha Mya Khin da Toungoo in Myanmar (11 agosto 2007), e Teresa Dall’Ora, volontaria del Piccolo Rifugio, da Salvador di Bahia (Brasile).  Riportiamo la recente lettera di don Sergio Teker dal Cile.
“Carissimi, nel foglietto parrocchiale  e per lettere di mio fratello Federico so tutto ciò che fare con tanto amore e spirito cristiano per i nostri ragazzi e ragazze dell’Opera Aiuto e Amore qui in Chile. Grazie, cari fratelli e sorelle in Cristo. Dio vi premi con il cento per uno, come dice il Vangelo: “Ciò che farte al più piccolo dei miei fratelli, l’avrete fatto a me”. Siete per noi la mano visibile della Provvidenza del Buon Dio, che non si dimentica mai dei più poveri, sofferenti e abbandonati. IL vostro aiuto è doppiamente meritorio, giacchè per la mia grave malattia ho veramente bisogno di persone generose e sensibili come voi, per non far mancare il necessario ai nostri protetti. Siamo una grande famiglia di 18 persone, ma i fine settimana siamo anche trenta giacchè i nostri figli e figlie sposati vengono a stare con noi, perché ci amano e anche perché siamo la loro unica famiglia. Quindi il denaro che ci mandate ci è utilissimo, specialmente per il cibo che qui è caro perchè vi amo in un’isola (isola di Quinchao), e tutto deve essere portato in camion da fuori e ciò aumenta il costo. Ci aiutiamo con un pollaio e un orto, ma logicamente le spese di cibo e vestiario sono le principali. Siate sicuri che i vostro aiuto è speso bene e totalmente in beneficio di questi cari ragazzi, che hanno solo noi al mondo. Vi penso con affetto e vi ricorso, voi e i vostri cari, ogni giorno nella mia santa Messa. Vi abbraccio co amicizia e riconoscenza. Saluti cari al parroco don Gino. Vi benedico. Vostro don Sergio. (Achao-Chile,15 novembre 2007)”.